Monza, Galliani: “La squadra è forte e sono ultra sereno”
GALLIANI MONZA – Adriano Galliani, amministratore delegato del Monza, è intervenuto ai microfoni di 90° minuto: “Con 7 positivi e 2 giocatori in isolamento dall’Under 21 ne avevamo 9 fuori, i protocolli prevedono di poter chiedere un solo jolly in un anno, la A ti permette di chiedere il rinvio con 10 indisponibili, la C […]
GALLIANI MONZA – Adriano Galliani, amministratore delegato del Monza, è intervenuto ai microfoni di 90° minuto: “Con 7 positivi e 2 giocatori in isolamento dall’Under 21 ne avevamo 9 fuori, i protocolli prevedono di poter chiedere un solo jolly in un anno, la A ti permette di chiedere il rinvio con 10 indisponibili, la C con 4, la B – riporta tuttomonza.it – pensavo si ponesse a metà strada invece ha fissato in 9 il numero di indisponibili e noi ne avevamo giusto 9. Così abbiamo rinviato la partita di ieri con il Vicenza, martedì dovremo giocare col Pisa perché i bonus sono esauriti e giocheremo con 6-7 giocatori in meno purtroppo. Questo sarà un campionato in cui il Covid inciderà molto, se giochi con 6-7 titolari in meno sei una squadra diversa. Io sono un ultra tifoso del Milan, magari eri sera con Bastoni e Skriniar sarebbe stata un’Inter diversa, chi lo sa. O magari Ibrahimovic se non si fosse fermato avrebbe già segnato 8 gol. È una lotteria, dovremo convivere come tutti con il Covid.
Ora è tutto sotto controllo, abbiamo giocato 2 partite molto bene, a Empoli ci ha fermato un portiere straordinario, in casa con la Spal abbiamo sbagliato un rigore e preso una traversa a 6 minuti dalla fine, quindi sono ultra soddisfatto delle due prestazioni, potevano starci anche 6 punti, ne sono arrivati 2 ma la squadra è forte e sono ultra sereno.
Difficile dire cosa si può fare per arginare il virus, siamo davanti a qualcosa di inaspettato. La bolla è andata bene per la NBA per un periodo limitato ma come fai a tenere i giocatori in una bolla 9 mesi? Questo virus ci perseguiterà finché non arriverà un vaccino. Bisogna conviverci, capire da dove partono i focolai, non lo so, ho timore quando i giocatori vanno a casa, escono, vanno in luoghi pubblici, non voglio dire nulla o suscitare polemiche. Penso sia solo difficile fare di più“.