Reggiana, Tosi: “Bisognerebbe fermarsi. In Serie B non ci sono le condizioni come in Serie A”

TOSI REGGIANA – Doriano Tosi, direttore sportivo della Reggiana, ha commentato alla Gazzetta di Reggio le problematiche che sta riscontrando il mondo del calcio, in particolare il suo club, con l’emergenza Covid-19. Di seguito le sue dichiarazioni riportate da TuttoReggiana.com:

«Credo che bisognerebbe fermarsi. Non penso che la gente debba sacrificare la vita per far andare avanti la baracca. In Serie A ci sono determinati valori economici in ballo. Ma in B non ci sono». «Potremo pensare alla trasferta di Salerno al massimo da giovedì prossimo: non sappiamo chi può tornare tra infortunati e atleti positivi – prosegue Tosi – Viviamo alla giornata e non sappiamo se finiremo per perdere a tavolino o se avremo almeno 13 giocatori da mandare in campo. Ma non è escluso che qualcuno decida di non farci partire…».

Sulla mancata trasferta di Ascoli: «Dovevamo partire lunedì pomeriggio ma siamo stati obbligati ad aspettare i risultati del tampone dopo il quale Lunetta e Muratore sono stati lasciata a casa assieme a Rossi e ad Alvini. Siamo arrivati in ritiro alle 22:30 e il giorno dopo abbiamo aspettato fino alle 18:30 gli esiti dei nuovi tamponi richiesti dall’Ascoli nel pomeriggio. In queste condizioni si fa un po’ fatica a pensare al calcio». L’obiettivo è mantenere la categoria: «Pensiamo solo a questo. Per tutti i soci è un grosso impegno con maggiori spese e meno introiti. Credo che le cose nei prossimi giorni peggioreranno. Lo stop ai campionati? La Serie A vuole e può continuare con i soli dei diritti televisivi, ma questo discorso non vale per noi…».

FONTE: TuttoReggiana.com