Lecce, Stepinski: “Mi mancava tanto il gol. Voglio aiutare la mia squadra a ritornare in A”
STEPINSKI LECCE GOL – Mariusz Stępiński, attaccante del Lecce, è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport. L’attaccante giallorosso si è focalizzato su tre temi principali: il Lecce, il passato a Verona e la nazionale. Ecco le sue parole riportate da calciolecce.it: “Mi mancava tanto il gol. Dopo aver sprecato una grande occasione a Cosenza ho pensato all’incubo […]
STEPINSKI LECCE GOL – Mariusz Stępiński, attaccante del Lecce, è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport.
L’attaccante giallorosso si è focalizzato su tre temi principali: il Lecce, il passato a Verona e la nazionale.
Ecco le sue parole riportate da calciolecce.it: “Mi mancava tanto il gol. Dopo aver sprecato una grande occasione a Cosenza ho pensato all’incubo vissuto lo scorso campionato in A con il Verona. Solo a dicembre, quasi alla fine del girone d’andata, firmi la prima rete, proprio contro il Torino. Stavolta sono stato più veloce. L’ultima mia doppietta risale a cinque anni fa, nel Ruch Chorzow: stagione 2015-16, segnai 15 gol, nel massimo torneo polacco. Magari riuscirò a superare quel mio record, aiutando il Lecce a ritornare in A. Nella vita bisogna assumersi qualche rischio: ho scelto il Lecce per dimostrare le mie qualità. Dal Chievo ero passato alla squadra di Juric, che mi ha aiutato a crescere, anche se speravo di giocare di più. Corini è un trascinatore, con le sue grida è come se fosse con noi in campo. Amo Verona, ho passato tre anni bellissimi; con la mia fidanzata Karolina compreremo casa lì, in zona lago. Lecce, però, è una città stupenda e a pochi chilometri c’è un mare meraviglioso: ho visitato Otranto. La gente è ospitale, simpatica, aperta al dialogo. Non mi sembra vero che a novembre, con un caldo inaspettato, andiamo in giro ancora in bermuda. In questa zona, avrò modo di scoprire i migliori ristoranti; sono appassionato di gastronomia. A18 anni non potevo sperare di trovare posto nella Bundesliga, quella stagione mi è servita tantissimo. Nel Nantes ho disputato 25 incontri, con 7 reti. Poi è arrivato Ranieri e mi ha spiegato che con lui non avrei avuto spazio. Onesto, lo ringrazierò per sempre. A Lecce abbiamo un attacco super. Inutile fare paragoni. Ma Mancosu è di un’altra categoria. Che qualità! Marco mi sorprende sempre più. In nazionale davanti a me ci sono Lewandowski, Milik e Piatek. Devo fare bene nel Lecce, poi si vedrà. Il mio idolo resta Drogba. Ma ammiro Lewandowski, in nazionale poche volte ho giocato con lui. In area è una sentenza!. Quando sono arrivato in Italia ho chiamato Boniek. Nel Lecce, che lui ha allenato, seguirà me e Listkowski. Sono cresciuto nel Widzew Lodz, li Boniek è un mito. E in Francia, durante il ritiro degli Europei, il presidente federale mi ha insegnato a giocare a golf. Un bel ricordo”.