SPAL, Marino: “Non ci sentiamo inferiori a nessuno”
MARINO SPAL – Pasquale Marino, allenatore della SPAL, ha presentato in conferenza stampa l’ostico impegno contro il Lecce. Ecco quanto ripreso da lospallino.com: “Queste partite richiederebbero più giorni per essere preparate ma d’altra parte questo è un handicap comune a tutte le squadre. In un campionato come questo, mai così equilibrato, sono i dettagli a […]
MARINO SPAL – Pasquale Marino, allenatore della SPAL, ha presentato in conferenza stampa l’ostico impegno contro il Lecce. Ecco quanto ripreso da lospallino.com: “Queste partite richiederebbero più giorni per essere preparate ma d’altra parte questo è un handicap comune a tutte le squadre. In un campionato come questo, mai così equilibrato, sono i dettagli a essere determinanti. Detto questo non ci sentiamo inferiori a nessuno e affrontiamo tutti alla stessa maniera perché crediamo di avere un gruppo di giocatori dalle qualità importanti e ci dobbiamo preoccupare relativamente di chi sta dall’altra parte. Dipendiamo solo da noi stessi.
D’Alessandro? Ha un problema ad un piede e preferiamo preservarlo, sperando che nei prossimi giorni sia in grado di star bene. Se guardiamo alle partite con Chievo e Venezia probabilmente ci mancano due punti, almeno per quello che abbiamo creato. Non credo che quello degli scontri diretti sia un tema: se stiamo bene è difficile per tutti affrontarci. Se invece balbettiamo e lasciamo l’iniziativa agli avversari, anche per 30-40 minuti, andiamo in difficoltà. C’è senz’altro un lavoro da fare in ambito psicologico, perché questo accade soprattutto quando andiamo in trasferta
Il Lecce? Il Lecce ha un organico importante e non a caso ha il miglior attacco del campionato. Ha una buona organizzazione e tanta qualità nei singoli. Viene da una sconfitta in casa e vorrà senz’altro rifarsi. Ma come ho detto prima le difficoltà in questo campionato si presentano a prescindere dalla forza degli avversari. Anche nell’ultima giornata abbiamo visto risultati sorprendenti, come quello dello stesso Lecce contro il Pisa o la vittoria del Pescara contro il Monza. C’è tantissimo equilibrio e sarà così tutto l’anno. Gli stimoli di sicuro non ci mancano e rappresentano un aspetto fondamentale in circostanza del genere. Li troveremo feriti, ma anche noi vogliamo recuperare i punti persi di recente.
Alternative? La coperta alla fine è sempre corta, da qualunque parte la si tiri. Se vanno in campo le cosiddette seconde linee si dice che diminuisce la qualità, se invece giocano sempre i titolari e accusano stanchezza, ci si ritrova con la tessa osservazione. Noi cerchiamo di essere equilibrati per cercare di offrire uno spettacolo decente. Come ho sempre detto, chi fa la prestazione ha maggiori possibilità di vittoria. Nel nostro caso dobbiamo essere attenti alla gestione dei ragazzi per quanto riguarda i tempi di recupero. Ad esempio Dickmann ha fatto 90 minuti dopo essere rientrato da un infortunio ed è improbabile che possa farne altri 90 a tre giorni di distanza. Nell’economia del gruppo ci sono dei conti da far quadrare per garantire che la squadra sia equilibrata in tutti i reparti.
A dire il vero non abbiamo mai giocato col trequartista, ma sempre con due giocatori dietro la punta, liberi di svariare. Abbiamo gli esterni che cercando di darci ampiezza, per cui gli attaccanti dietro al centravanti sono sempre in movimento. Cambiano le caratteristiche dei giocatori, ma non il sistema di riferimento. Molto raramente Castro è stato collocato da trequartista dietro a due punte.
Se fosse che il pressing degli avversari ci fa soffrire sistematicamente possiamo anche andare a casa. La verità è che dipendiamo da noi, dalle nostre prestazioni. Quando non siamo in giornata facciamo errori di impostazione, evitabilissimi e che non sono nelle nostre corde, anche quando non c’è la pressione degli avversari. Tutte le squadre che ci incontrano cercando di limitarci e aggredirci, l’ha fatto anche il Chievo. Se siamo veloci nel far girare la palla il pressing lo mandiamo a vuoto. Quando col Venezia abbiamo iniziato a fare meglio il loro pressing si è esaurito. Se si è lucidi e veloci è un problema che non esiste.
Non so se vince il campionato chi ha la miglior difesa. A me risulta che vinca chi ha più punti alla fine (ride, ndr). In realtà vince chi ha più equilibrio nelle due fasi. Stiamo lavorando per migliorare sotto questo aspetto e fare meglio anche nel non-possesso. Oltre che prendere pochi gol abbiamo concesso poche occasioni agli avversari. Stiamo facendo discretamente, anche se a volte ci capita di giocar bene e di sentir dire che è successo solo perché gli avversari non erano in giornata. Penso alle partite con la Salernitana o col Pisa. Penso invece sia stata la SPAL a costringere queste squadre a giocare male.
Okoli, Salamon e Ranieri hanno giocato poco di recente, ma gli allenatori devono essere un po’ egoisti e ci fa piacere avere problemi di abbondanza piuttosto che l’opposto. C’è spazio e tempo per tutti e al momento chi sta giocando lo sta facendo bene. Con tante partite fatte e da fare qualcosina si può cambiare visto soprattutto che in quel ruolo Sernicola si riposa. Con le sue capacità atletiche può fare l’esterno, lo si è visto anche a Venezia quando ha fatto tutto il campo due o tre volte come se fosse l’inizio di partita“.