Impresa sportiva del Frosinone: allo “Stirpe” finisce 1-1 col Pordenone nonostante 15 assenti
FROSINONE PORDENONE CRONACA – La partita più surreale del 2020 in Serie B si gioca allo stadio “Benito Stirpe” tra Frosinone e Pordenone. La squadra ciociara, decimata dal Covid-19, presenta appena 14 convocati, di cui 3 portieri. Mister Alessandro Nesta, dunque, sfida i ramarri con un undici rimaneggiato oltre il verosimile (Gori è adattato come difensore centrale) e un unico calciatore di movimento, Tabanelli, pronto […]
FROSINONE PORDENONE CRONACA – La partita più surreale del 2020 in Serie B si gioca allo stadio “Benito Stirpe” tra Frosinone e Pordenone. La squadra ciociara, decimata dal Covid-19, presenta appena 14 convocati, di cui 3 portieri. Mister Alessandro Nesta, dunque, sfida i ramarri con un undici rimaneggiato oltre il verosimile (Gori è adattato come difensore centrale) e un unico calciatore di movimento, Tabanelli, pronto a subentrare dalla panchina.
L’avvio di partita dei padroni di casa è più che dignitoso. La formazione ciociara tiene bene il campo, mentre i neroverdi restano abbastanza bassi pronti a pungere coi famigerati rapidissimi contropiedi. Il primo tiro in porta, anche se davvero docile, è di Tribuzzi al minuto 17. Il trequartista entra in area sul fronte sinistro ma viene contrastato e non riesce a incidere con la conclusione. Al 26′ è Parzyszek a tentare di battere Perisan girando dentro l’area un cross basso di Beghetto. Anche stavolta assenti sia la potenza che la precisione. Al 34′ anche Vitale ci prova, calciando in diagonale dai 18 metri su servizio di Tribuzzi. Il portiere blocca in presa bassa. La prima occasione per la squadra di Attilio Tesser è però decisamente più insidiosa: al 40′ sugli sviluppi di una respinta da palla in attiva Diaw si avventa sulla palla ricalciata in area ed esegue uno stop e tiro che Iacobucci devia di piede in corner. Al 43′ Calò su punizione dai 19 metri tira sopra la barriera ma la sua parabola non scende e si perde oltre la traversa.
La ripresa comincia in maniera simile al primo tempo ma al 53′ Diaw sblocca la partita. La punta del Pordenone colpisce di testa un cross da calcio piazzato dalla trequarti di Calò con la potenza necessaria per non lasciare scampo al portiere avversario. Al minuto 61 i canarini sono costretti a far subentrare l’unico calciatore di movimento disponibile a causa di un infortunio al ginocchio di Camillo Ciano, crollato rovinosamente a terra dopo uno scontro di gioco ad alta quota. Al 64′ Diaw cerca di sorprendere Iacobucci con uno strano giro dato al pallone con l’interno dai 20 metri, ma il portiere riesca a smanacciare in corner. La reazione sul piano dei nervi da parte del Frosinone è decisamente positiva e agevolata anche dal baricentro basso degli avversari, ma a mancare è comprensibilmente l’incisività negli ultimi 16 metri. Al 79′ Parzyszek di testa svetta con troppa libertà tra tre avversari, ma in arretramento non inquadra lo specchio. Zammarini all’82’ non sfrutta un pallone comodo ricevuto all’altezza del dischetto del rigore dopo un recupero palla di Pasa e la sua conclusione termina molto alta sopra la porta. Più che meritatamente al minuto 84 i ciociari pareggiano: solito cross dalla sinistra di Beghetto, respinta della difesa sui piedi di Boloca che calcia e si fa respingere il tiro di piede da Perisan, il cui intervento arriva dalle parti di Parzyszek che senza pensarci due volte deposita il pallone nella porta sguarnita. Al 91′ Diaw si coordina al volo sfruttando la sponda di testa di Butic, il pallone però decolla altissimo. Un ultimo tentativo di Mallamo a 20 secondi dalla fine è l’emozione con cui si conclude il match.
Il Frosinone compie un’autentica impresa sportiva strappando un punto quanto mai meritato contro un avversario invece spento e passivo.