ESCLUSIVA PSB – La Spisa: “Benvento e SPAL, parlare di favole è riduttivo”
La nuova Serie B comincia a prendere forma, tra retrocesse dalla Serie A e promosse dalla Lega Pro (in attesa che si concludano i playoff). Di questo, e molto altro, parliamo con Andrea La Spisa, osservatore che vanta esperienze con società come Reggiana, Alessandria e Parma. Intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni, ecco l’intervista completa: […]
La nuova Serie B comincia a prendere forma, tra retrocesse dalla Serie A e promosse dalla Lega Pro (in attesa che si concludano i playoff). Di questo, e molto altro, parliamo con Andrea La Spisa, osservatore che vanta esperienze con società come Reggiana, Alessandria e Parma. Intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni, ecco l’intervista completa:
Benevento e SPAL approdano in Serie A: l’una per la prima volta, l’altra dopo 49, con l’elemento in comune dell’aver fatto qualcosa di inaspettato. Credi che sia giusto definirle “favole”, oppure possiamo dire che é la vittoria delle programmazione e della qualità del lavoro?
“Si tratta sicuramente di qualcosa fuori dal comune, di meraviglioso. Chiamarle favole forse è riduttivo, non rende bene l’idea del miracolo sportivo ottenuto. La SPAL forse ancora di più, avendo poi negli ultimi mesi accelerato in maniera definitiva e consacrando il primo posto superando un Verona sulla carta nettamente superiore. Grandissimi complimenti al Mister e al Direttore Sportivo per aver programmato e creato un esaltante ciclo vincendo due campionati in due anni. Non credo alle coincidenze, quando si lavora bene i risultati arrivano sempre. Stesso discorso per il Benevento, sia per lo scorso campionato dove Lecce e Foggia partono sempre favorite nel girone C e quest’anno per aver superato se stessi vincendo i playoff e andando in A. Un cenno particolare lo merita anche il Cittadella, altra neopromossa della Lega Pro e nelle 42 partite di campionato ha fatto addirittura più punti del Carpi, finalista dei playoff. Tre società neopromosse e tre ottime realtà dal futuro interessante“.
Alla luce delle retrocessioni dalla massima serie e dalle squadre che arrivano dalla Lega Pro, credi che la Serie B potrà beneficiare di un elevato livello tecnico?
“Ad un campionato molto incerto come quello della Serie B aggiungiamo squadre come Cremonese, Venezia, Foggia e una tra Alessandria e Parma. Inserendo anche Palermo, Empoli e Pescara sarà un campionato ancora più spettacolare dove tutti possono battere tutti. Non dimentichiamo che il Venezia e il Parma (se dovesse vincere i playoff) non si accontenteranno della salvezza ma vorranno tornare il prima possibile tra i grandi. Discorso diverso per Alessandria, Cremonese e Foggia che, almeno al primo anno, potrebbero avere come obiettivo quello di mantenere la categoria anche se SPAL e Benevento ci insegnano che quando c’è programmazione a lungo termine tutto può succedere. Un po’ come accadde al Carpi, che fece una cavalcata simile, anche se con un anno di permanenza in cadetteria in più“.
Al Mondiale Under 20 da poco conclusosi, diversi elementi della Nazionale italiana erano reduci da un’annata passata nelle squadre di cadetteria, chi con più chi con meno continuità. Credi che qualcosa si stia muovendo in termini di fiducia ai giovani nelle nostre prime squadre oppure é il caso di non fare il passo più lungo della gamba su certe valutazioni?
“Finalmente una grande Nazionale e finalmente qualcuno comincia a crederci. Sì, credo che le cose stiano cambiando, speriamo di dare continuità a questa tendenza e sicuramente tutti gioveremo dei benefici. Seguo questi ragazzi da un po’ di tempo e devo dire che già un paio d’anni fa s’intravedeva qualcosa. Abbiamo ottimi tecnici preparati che possono far crescere al meglio i nostri giovani. Ascoltiamoli, la scuola italiana resta comunque una delle migliori. Ho molta fiducia anche per quanto riguarda l’Under 21 all’Europeo che inizierà tra pochi giorni“.
Se dovessi indicare un calciatore che ti ha particolarmente impressionato nell’annata di B appena conclusa, che nome faresti?
“Ciciretti, Bessa, Nicastro. Senza dimenticare Favilli e Orsolini. Impossibile non citarli. Mi soffermo su Nicastro perchè è un giocatore che a me piace molto. Alcuni dicevano che non aveva personalità invece ha dimostrato che in B ci può stare benissimo e lo dimostrerà anche il prossimo anno a Pescara con Zeman dove esalterà ancora di più le sue doti. Ciciretti lo vedrei molto bene in A, alcuni non saranno d’accordo, forse, ma secondo me ha una tecnica superiore alla media e potrebbe dimostrarlo in squadra come il Sassuolo ad esempio che esalterebbe le sue qualità“.
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