ESCLUSIVA PSB – Reggina, Occhiuto (DAZN): “Baroni bravo a portare serenità al gruppo, Toscano ha risentito anche dei tanti infortuni. A Cosenza derby delicato”
OCCHIUTO REGGINA ESCLUSIVA PSB – Momento sicuramente positivo, almeno per quanto concerne il fattore campo, quello attualmente vissuto in casa Reggina: dopo un avvio di stagione decisamente complicato ed oggettivamente al di sotto delle aspettative per quelle che erano le premesse post mercato estivo/autunnale, la compagine amaranto pare, infatti, aver trovato maggior solidità e, soprattutto, […]
OCCHIUTO REGGINA ESCLUSIVA PSB – Momento sicuramente positivo, almeno per quanto concerne il fattore campo, quello attualmente vissuto in casa Reggina: dopo un avvio di stagione decisamente complicato ed oggettivamente al di sotto delle aspettative per quelle che erano le premesse post mercato estivo/autunnale, la compagine amaranto pare, infatti, aver trovato maggior solidità e, soprattutto, serenità con l’avvento in riva allo Stretto di Marco Baroni, subentrato a Domenico Toscano, quest’ultimo fautore della strepitosa promozione in Serie B dei calabresi ma esonerato subito dopo la cocente sconfitta in rimonta maturata al “Granillo” contro il Venezia lo scorso 14 Dicembre, la quale ha rappresentato l’apice di una prima metà di campionato purtroppo da dimenticare.
Il bilancio del tecnico fiorentino racconta di 15 punti ottenuti in 10 partite alla guida degli amaranto i quali, con il prezioso successo nel recente turno infrasettimanale contro la Virtus Entella, hanno staccato la zona calda della graduatoria posizionandosi, almeno per il momento, in una posizione decisamente più tranquilla ed incoraggiante in vista del prosieguo del torneo.
Per analizzare il rendimento della truppa calabrese, e non solo, la nostra redazione ha raggiunto telefonicamente Matteo Occhiuto, inviato e bordocampista per DAZN, il quale, in esclusiva ai nostri microfoni, ha fatto il punto della situazione in casa Reggina proiettandoci al caldissimo derby tutto calabrese contro il Cosenza, in programma Lunedì sera al “Marulla“.
Matteo, seppur maturata in maniera non brillantissima da un punto di vista tecnico, la pesante vittoria ottenuta dalla Reggina sulla Virtus Entella è stata l’ennesima dimostrazione di un gruppo più vivo che mai che, con grande determinazione e spirito di sacrificio, è meritatamente riuscito a portare a casa l’intera posta in palio. Cosa te n’è parso della prestazione dei calabresi?
“La Reggina ha sicuramente disputato una partita di grande solidità contro un avversario che, comunque, nelle ultime settimane ha dimostrato di essere vivo e che lotterà per la salvezza fino all’ultima giornata. Credo che in qualche modo abbia prevalso anche il fattore casa nonostante il “Granillo” non possa recitare la veste di dodicesimo uomo a causa della pesante assenza dei tifosi e del particolare periodo storico che stiamo vivendo nel quale, purtroppo, tutte le partite sembra si giochino in campo neutro. Detto questo, gli amaranto aveva necessità di fare tre punti per allontanarsi e mettersi a distanza di sicurezza, seppur ancora minima, dal limbo playout ed è riuscita a farlo in maniera convincente”.
Nonostante qualche comprensibile difficoltà iniziale, con l’avvento di Baroni la squadra sembra aver ritrovato quella cattiveria che aveva si caratterizzato la straordinaria cavalcata dello scorso anno targata Toscano ma che, nella prima metà di stagione, era anche inspiegabilmente venuta meno. Ti chiedo: cosa non ha funzionato con il tecnico fautore della promozione nei primi mesi dal ritorno in Serie B e quali tasti, a tuo avviso, è stato bravo a toccare l’ex trainer della Cremonese per risollevare le sorti ed il morale del gruppo?
“Dopo il complicatissimo avvio in cui era incappata, credo che la necessità della Reggina fosse quella di ricevere una forte scossa dal punto di vista non solo mentale ma anche sotto il profilo atletico. Senza dubbio, a livello tattico, del passaggio dal 3-5-2 al 4-2-3-1 è evidente ne abbiano beneficiato molti elementi presenti in rosa visto che, con l’iniziale assetto tattico, diversi calciatori non erano riusciti ad esprimersi al meglio delle proprie potenzialità. Con il nuovo modulo, invece, gli stessi stanno godendo di maggiore libertà e di compiti tattici che meglio si addicono alle proprie caratteristiche. Torno però un attimo sull’aspetto atletico perchè, dopo una serie infinita di infortuni nella gestione Toscano, la Reggina sta finalmente avendo la possibilità di avere quasi tutto l’organico a disposizione ed a pieno regime. Detto questo, credo vadano riconosciuti i legittimi meriti a Baroni il quale, come ricordavi, è stato abile nel garantire grande serenità ai suoi ragazzi ma credo sia doveroso destinare un plauso anche a Toscano che ha riportato questo club e questa città in Serie B dopo anni difficili ed ha dato tutto per far rendere al meglio il gruppo anche nei primi mesi dell’attuale stagione tra mille difficoltà, tra cui gli innumerevoli infortuni di cui sopra, che ne hanno purtroppo condizionato in negativo l’operato”:
Negli scorsi mesi, uno dei temi che ha trovato maggiori margini di dibattito è stato quello inerente al mercato estivo. Se, da un lato, si erano inizialmente create delle ampie aspettative attorno agli amaranto per via degli innesti di indubbia esperienza e qualità giunti in quel di Reggio Calabria dall’altro, con il passare dei mesi e con l’accumularsi di risultati poco soddisfacenti, larga parte della tifoseria ha finito con l’additare le strategie amaranto come eccessivamente “rivoluzionarie”. Molti, infatti, avrebbero preferito che non si andasse a smantellare il gruppo storico che aveva contribuito alla promozione ma che sarebbe stato sufficiente completare lo stesso con pochi, ma mirati, innesti funzionali ai principi tattici amaranto. Anche il ds Taibi, nei giorni scorsi, ha ammesso come più di un errore sia stato inizialmente commesso, provando a rimediare con una campagna invernale altrettanto importante. Qual è la tua opinione a riguardo?
“Vero che ci sia stata una rivoluzione estiva che non ha pagato sin da subito in termini di risultati, ma è altrettanto vero che nell’undici partito titolare nel blitz vincente piazzato contro Pescara all’Adriatico non figurava nessun elemento facente parte della rosa che aveva contribuito alla promozione dello scorso anno. Chiaro che il legame che i tifosi hanno instaurato con i protagonisti della splendida cavalcata 19/20 sia unico e tangibile ma, dal mio punto di vista, è un discorso che lascia il tempo che trova e di cui si sia parlato forse anche troppo negli ultimi mesi. Con i cosiddetti “volti nuovi” gli amaranto hanno conseguito due vittorie consecutive importantissime: era successo solo una volta prima in campionato con i successi in serie contro Reggiana e Cremonese. Non nego che molti degli elementi del gruppo storico che hanno salutato Reggio potessero dire la loro anche in cadetteria ma è anche evidente come diversi altri innesti giunti quest’anno abbiano finora fatto vedere ottime cose: penso a Situm, Di Chiara, Nicolas, Edera ed anche lo stesso Menez. Tutti ottimi elementi che potranno dare un grande contributo alla causa amaranto, a maggior ragione del fatto che lo stesso estremo difensore brasiliano, nel post Salernitana, ha ammesso come, tra vecchi e nuovi, si sia creata una grande amalgama tecnica ma anche umana. Reputo siano segnali molto incoraggianti”.
Tralasciando per un attimo il fattore campo, la notizia della settimana è sicuramente quella relativa alle dimissioni di Antonio Tempestilli dal ruolo di direttore generale plenipotenziario a circa due mesi dalla relativa nomina. Una dinamica sicuramente non preventivata che ha spiazzato l’intero ambiente amaranto.
“Sulla questione come sapete si è già espresso il diretto interessato, oltre che il Presidente Luca Gallo. C’erano sicuramente degli evidenti problemi a livello societario, ma non credo sia giusto entrare nel merito degli stessi perchè sono dinamiche interne che, pertanto, dovranno eventualmente essere chiarite dalla dirigenza. Non abbiamo assistito sicuramente ad un epilogo felicissimo visto che l’ex direttore della Roma era arrivato a Reggio Calabria con grandi obiettivi. Sarà dispiaciuto ad ambedue le parti interrompere il rapporto professionale ma credo che ci fosse una frattura insanabile che però non è detto abbia coinvolto direttamente Tempestilli e Gallo”.
Lunedì, nel posticipo della 23a giornata, gli amaranto faranno visita al Cosenza in un derby che si preannuncia accesissimo. Una squadra, quella silana, dalla forte identità ed impronta caratteriale che, tuttavia, sembra avere ancora degli elevatissimi margini di miglioramento dal punto di vista tecnico. Cosa ne pensi del percorso fin qui condotto dai ragazzi di Occhiuzzi? Che tipo di partita ti aspetti di vedere?
“Sarà una partita molto delicata, non solo per il fatto che rappresenti un vero e proprio scontro in chiave salvezza ma anche per la rivalità che accende questo tipo di partite. Detto questo, vorrei rivolgere dei sinceri complimenti a mister Occhiuzzi il quale, dopo aver miracolosamente salvato i Lupi lo scorso anno, sta svolgendo un ottimo lavoro anche in questa stagione. Ho avuto l’opportunità di vederlo all’opera nel derby di andata al Granillo, e devo dirti che lo reputo uno degli allenatori più preparati dell’intero campionato dal punto di vista tecnico ma anche una grande persona a livello umano. E’ proprio in virtù di questo mix di qualità professionali ed umane che il suo Cosenza sia destinato a disputare un girone di ritorno considerando anche che i silani sono una delle compagini della parte destra della classifica che maggiormente si sono rinforzate nel mercato di Gennaio: elementi come Tremolada, Mbakogu e Trotta sono tasselli che mancavano all’organico rossoblù e che rendono ora maggiormente competitivo un pacchetto offensivo forse inizialmente troppo leggero. Grande merito, in tal senso, al direttore sportivo Stefano Trichera che da anni si sta confermando come uno dei migliori nel suo ruolo e che riesce sempre a costruire squadre molto valide avendo a disposizione risorse di sicuro non elevatissime”.