Venezia, Cordoba guiderà una crescita del brand oltre che sportiva
CORDOBA VENEZIA – Il significato del calcio negli ultimi anni ha subito un netto aggiornamento. I confini del fenomeno meramente ludico sono stati abbondantemente travalicati per inaugurare un nuovo capitolo, quello che vede questo sport come un settore dell’economia, che come tale va gestito. Un club, dunque, è diventato un’azienda, con assets da gestire e […]
CORDOBA VENEZIA – Il significato del calcio negli ultimi anni ha subito un netto aggiornamento. I confini del fenomeno meramente ludico sono stati abbondantemente travalicati per inaugurare un nuovo capitolo, quello che vede questo sport come un settore dell’economia, che come tale va gestito. Un club, dunque, è diventato un’azienda, con assets da gestire e dinamiche da salvaguardare oltre i novanta minuti che tante emozioni contengono ed elargiscono.
VENEZIA: CALCIO VUOL DIRE SPORT ED ECONOMIA
Un progetto calcistico, dunque, è diventato un progetto economico. Questa considerazione non deve portare alla considerazione che si stiano abiurando i sacri principi romantici che hanno governato questo mondo, ma deve stimolare il ragionamento e la comprensione che bisogna aggiungere tasselli e non cullarsi sul passato. Il calcio, in fin dei conti, è sempre stato foriero di opportunità di business. Evitando di specificare ulteriormente fattispecie più o meno note, andiamo ora nel dettaglio per analizzare la succulenta novità in casa Venezia, ovvero l’approdo di Ivan Ramiro Cordoba in qualità di socio e Consigliere Delegato per l’Aria Sportiva.
IL BRAND VENEZIA: OPPORTUNITÀ DA VALUTARE
Una figura, quella dell’ex difensore, che porterà competente e prestigio sportivo, ma non solo. Come dichiarato dal presidente Duncan Niederauer nel corso della conferenza stampa di presentazione del colombiano e di Andrea Cardinaletti (entrato nel management in qualità di Special Advisor con delega allo sviluppo delle infrastrutture legate al Club), il brand Venezia è uno dei più riconoscibili (dentro e fuori il Belpaese) tra quelli delle città italiane. Un luogo ricco di storia, valori, tradizioni, ergo di possibilità. La volontà di allineare il principale club calcistico della città al territorio appare una mossa intelligente, commercialmente più che valida e in grado di segnalare opportunità manageriali notevoli, ad oggi sicuramente un unicum in cadetteria (seppur Knaster in quel di Pisa rappresenti sicuramente una conferma di tale discorso).
Niederauer anche in passato ha toccato il tema brand Venezia, dimostrando di credere fortemente in questa prospettiva che, passo dopo passo, sta acquisendo forma e consapevolezza. L’operato “extra-campo” (che extra-campo non è, dato che la corretta gestione aziendale ha ovvi riflessi positivi anche in quella sportiva) parte dagli accorgimenti infrastrutturali sui quali si sta cercando di lavorare e passa per la comunicazione, che vede il club lagunare al quinto posto tra quelli con la maggiore crescita percentuale in termini di fan base (Facebook, Twitter, Instagram e Youtube i social network analizzati da IQUII Sport nell’ultima edizione del “The European Football Club Report“) tra il gennaio 2020 e gennaio 2021. Importante, inoltre, la presenza di Paolo Poggi come Responsabile Progetti Internazionali. Tante piccole ramificazioni operative che, dunque, manifestano l’intenzione di associare il Venezia a Venezia anche nel mondo e non solo in Italia.
CORDOBA PER APPRODARE IN SUDAMERICA (E NON SOLO)
L’ingresso di Cordoba, a tal proposito, apre spiragli anche in Sudamerica, terra che ci ha consegnato un addetto ai lavori della portata di Ivan Ramiro. I discorsi riguardanti il calciomercato saranno accompagnati da una crescente consapevolezza di cosa sia il Venezia anche in quella parte del mondo. Cordoba, inoltre, sarà una figura fondamentale per unire un glorioso passato, il suo, ad altrettanto affascinanti opportunità future, che lo rivedranno protagonista in una società, quella arancioneroverde, che sta urlando all’Italia del calcio la propria presenza.
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