Gazzetta dello Sport: “Empoli, Venezia e Monza: la fantasia al potere”
EMPOLI VENEZIA MONZA – È una Serie B di qualità e le prodezze di tre fantasisti doc, che militano nelle prime tre della classe, non fanno che confermare questa tendenza. I protagonisti del focus della Gazzetta dello Sport sono Bajrami dell’Empoli, Aramu del Venezia e Boateng del Monza. Le rispettive compagini si affidano al loro […]
EMPOLI VENEZIA MONZA – È una Serie B di qualità e le prodezze di tre fantasisti doc, che militano nelle prime tre della classe, non fanno che confermare questa tendenza. I protagonisti del focus della Gazzetta dello Sport sono Bajrami dell’Empoli, Aramu del Venezia e Boateng del Monza. Le rispettive compagini si affidano al loro estro per raggiungere la massima serie.
Nedim Bajrami, 22 anni, nato in Macedonia, di etnia albanese, naturalizzato svizzero, rappresenta il fulcro dell’Empoli. Lo scorso anno è stato impiegato, da mezzala, da seconda punta e da trequartista, indice di un giocatore eclettico. Oggi è l’arma in più di Dionisi, per lui Corsi stravede («ha incredibili doti fisiche, una grande frequenza di gamba, può fare tanti ruoli»). 2 gol e 7 assist in campionato, la doppietta al Napoli in Coppa Italia che lo ha fatto diventare uomo mercato. Ora dopo tutta la trafila nelle nazionali giovanili svizzere, sembra propenso ad accettare l’Albania di Reja che lo corteggia da tempo.
Mattia Aramu, rilanciato lo scorso anno da Dionisi, dopo un anno in C al Siena, e utilizzato soprattutto da trequartista (11 reti, 6 assist in campionato, 2 reti in Coppa Italia), è uno dei giocatori più duttili nel sistema di Paolo Zanetti: dietro alle due punte, alle spalle di Forte o nel tridente come esterno a destra. In questa stagione ha già realizzato 6 reti (2 su rigore) e messo a referto 5 assist. È il secondo miglior marcatore dei lagunari dopo Forte appunto ed è spesso decisivo (lunedì contro la Reggiana ha segnato due reti e preso una traversa), inoltre è infallibile dal dischetto (2 su 2). Il Venezia ha già provveduto ad allungargli il contratto fino al 2023 con opzione per quella successiva.
Kevin Prince Boateng non ha bisogno di tante presentazioni. Protagonista dell’ultimo Milan scudettato (2010/2011) e autore di gol memorabili, dopo le esperienze in Germania, al Sassuolo e al Barcellona, è ripartito dal Monza di Berlusconi e Galliani che lo hanno fortemente rivoluto. È l’uomo copertina dei brianzoli: la sua intelligenza tattica è il valore aggiunto per Brocchi. Nel 4-3-3 è imprescindibile: ama partire largo a destra per accentrarsi, spiazzando le difese con giocate di prima intenzione e spettacolari colpi di tacco. 5 gol e 4 assist il bottino fin qui raccolto. Ma Boa è anche il totem carismatico del gruppo: un concentrato di leadership, un senatore del pallone capace di trasmettere mentalità vincente. Non è un caso che la sua assenza si sia fatta sentire per il Monza che ha raccolto senza di lui una vittoria sofferta contro il Chievo e due pareggi contro Cittadella e Frosinone. Ma ora Boa è pronto a riprendersi la squadra sulle spalle a cominciare dal match col Pordenone.