Spal, Rastelli: “Cosciente delle mie responsabilità e consapevole che le sorti della squadra sono nelle mie mani”
RASTELLI SPAL RESPONSABILITÀ – Massimo Rastelli è il nuovo allenatore della Spal, il neotecnico è stato protagonista di una lunga conferenza stampa di presentazione. Ecco le sue parole riportate da Tuttomercatoweb: “Oggi mi ritrovo a sostituire un ottimo professionista, che ha dovuto affrontare diverse difficoltà. Purtroppo sappiamo che nel nostro ruolo, quando non arrivano i […]
RASTELLI SPAL RESPONSABILITÀ – Massimo Rastelli è il nuovo allenatore della Spal, il neotecnico è stato protagonista di una lunga conferenza stampa di presentazione. Ecco le sue parole riportate da Tuttomercatoweb:
“Oggi mi ritrovo a sostituire un ottimo professionista, che ha dovuto affrontare diverse difficoltà. Purtroppo sappiamo che nel nostro ruolo, quando non arrivano i risultati, i primi a pagare siamo proprio noi. Ho accettato questa sfida con grande entusiasmo perché ritengo Ferrara una di quelle piazza che più si avvicinano al mio modo di fare calcio. C’è una società seria, ambiziosa e a cui piace programmare il futuro, oltre che un direttore sportivo giovane con cui confrontarmi e dialogare. Penso che sia un vero peccato che la squadra si trovi in una situazione di difficoltà, ma sta a me ora trovare la chiave giusta per venirne fuori al più presto.
Bisognerà andare a toccare tutti i tasti perché non c’è un solo aspetto su cui porre l’attenzione. L’allenatore deve anche saper essere psicologo. Nei prossimi giorni lavorerò sulla tecnica, sulla tattica, sulla testa dei ragazzi e sulle motivazioni. Questi sono gli aspetti che servono ad un gruppo per affrontare le partite nel migliore dei modi.
Non sono un integralista, ma in base alle caratteristiche della squadra che alleno poi vado a cucire il miglior vestito per la SPAL.
In questi cinque giorni ho parlato con tutti i ragazzi per capire quali criticità e quali difficoltà hanno riscontrato fino ad oggi. In questo primo impatto penso che sia fondamentale creare quel giusto clima di empatia dove l’aspetto motivazione è fondamentale e preponderante per ottenere grandi successi. Poi l’aspetto qualitativo e tecnico verrà fuori. Sto lavorando sull’orgoglio. I ragazzi sanno benissimo quanto sia importante la maglia della SPAL, ma a volte questa responsabilità può diventare un boomerang. Starà a me trovare la predisposizione giusta e la feroce determinazione per far sì che in campo si facciano valere.
Quando si cambia allenatore tutti fanno parte del progetto, si azzera tutto e così non ho gerarchie prestabilite. Domani scenderà in campo una squadra affiatata, ma io non lascio nessuno dietro. Faccio in modo che tutti si allineano e che tutti diano l’anima per la SPAL per guadagnare terreno.
Assenze? L’importante è avere undici giocatori in campo, mentre non mi creano problematiche o pensieri in particolare le assenze. Non voglio alibi o scusanti come l’arbitro oppure il terreno. Saremo undici in campo come lo saranno gli avversari e questa nostra superiorità dovremo farla vedere in campo.
La squadra mi ha dato grande disponibilità e si sta impegnando al massimo negli allenamenti. Negli ultimi giorni abbiamo recuperato in parte Tomovic, Sala e Valoti che si sono allenati parzialmente in gruppo. Mi auguro che oggi tornino con il resto dei compagni, almeno per provare a portarli con noi domani sera.
A Ferrara porto con me Dario Rossi che è il mio secondo, una persona che ha iniziato con me alla Juve Stabia. Poi piano piano si sono affiancati Fabio Esposito, che è il mio preparatore atletico e David Dei, che si curerà in maniera maniacale delle palle inattive. Infine devo ringraziare la società che mi ha permesso di portare un mio ulteriore collaboratore che è Marco Cossu, che era con me già a Cagliari.
Qui ritrovo Strefezza, che era con me a Cremona e lo conosco benissimo. Ma conosco bene anche tutti gli altri e le loro caratteristiche, anche se non li ho mai avuti. Alcuni li avevo affrontati da avversario.
Messaggio per i tifosi? Io sono estremamente cosciente della responsabilità che ho, così come sono consapevole che le sorti della squadra sono nelle mie mani. Ma responsabilità e pressioni mi hanno sempre dato una carica incredibile e darò tutto me stesso, lavorando ventiquattro ore su ventiquattro per ottenere il massimo in queste ultime nove partite”.