GdS – Covid, allarme contagi: l’Empoli in ansia, il Pordenone trema
COVID EMPOLI PORDENONE – Nei giorni scorsi Fabrizio Corsi, presidente dell’Empoli, si definiva «fortunato» per aver avuto solo «cinque casi di Covid, e nemmeno tutti assieme», elogiando i suoi giocatori che «devono fare vita da asceti vedendo poco mamme e fidanzate». Adesso invece anche la capolista è stata colpita in maniera massiccia dalla pandemia: altri cinque […]
COVID EMPOLI PORDENONE – Nei giorni scorsi Fabrizio Corsi, presidente dell’Empoli, si definiva «fortunato» per aver avuto solo «cinque casi di Covid, e nemmeno tutti assieme», elogiando i suoi giocatori che «devono fare vita da asceti vedendo poco mamme e fidanzate». Adesso invece anche la capolista è stata colpita in maniera massiccia dalla pandemia: altri cinque giocatori sono risultati positivi, l’allenamento di ieri è stato annullato e sono state attivate tutte le procedure del caso. Il sospetto (non dichiarato) nel club toscano è che sia accaduto qualcosa di strano nella partita del 16 marzo, quando il Pordenone arrivò a Empoli privo di diversi contagiati e successivamente colpito dalle attuali 6 positività (4 lunedì, 2 ieri). Ovviamente non si può sapere, però in questo momento sono
le due squadre più in difficoltà da questo punto di vista. Il Pordenone ha dovuto giocare il jolly per rinviare la partita di sabato scorso contro il Pisa e benedice la sosta per poter recuperare qualcuno in vista delle gare di Pasqua. Se si dovesse fermare anche l’Empoli sarebbe un altro problema. Più regolare la situazione nelle altre squadre, almeno a oggi. Da inizio stagione sono risultati positivi 152 giocatori più altri 25 membri degli staff tecnici e una dozzina di dirigenti. Il caso più eclatante è stato quello della Reggiana con 29 positivi in totale e quasi tutti in contemporanea, ma sono poche le squadre che sono state solo sfiorate dal problema. Le partite rinviate sono state già 7: il regolamento consente a ogni club di giocare un jolly se ha almeno 8 membri del gruppo squadra positivi o in quarantena, poi c’è l’obbligo di giocare se ci sono almeno 13 giocatori disponibili (con un portiere). All’inizio comprensibilmente c’è stata un po’ di confusione, che ha portato al clamoroso 3-0 subìto a tavolino dalla Reggiana quando non è potuta andare a Salerno; in B finora non ci sono stati interventi delle Asl a fermare le squadre, ma in
questa fase decisiva della stagione bisogna solo pregare che non esplodano nuovi focolai.
Come evidenzia la Gazzetta dello Sport, la speranza è quella di non dover fare come la Lega Pro, che giovedì 1 aprile nel Direttivo deciderà un cambio di date per far slittare la fine del campionato, facendo giocare prima (come è logico) tutti i recuperi mancanti. Sapendo che ogni giorno ci sono nuovi club nei guai: ultima la Triestina, che ieri ha fatto registrare 6 positivi nel gruppo squadra (3 giocatori). Da questo punto di vista la B sembra più tranquilla (va recuperata soltanto Pordenone-Pisa), ma è logico che altri rinvii nell’ultimo mese potrebbero avere un effetto pesante sulle classifiche.