4 Aprile 2021
Pedullà sull’esonero di Tesser: “Il punto più basso dei Lovisa. Squadra smontata e zero gratitudine per chi rappresenta la storia di Pordenone”
PEDULLA’ ESONERO TESSER PORDENONE – Attraverso il proprio sito Alfredo Pedullà, noto giornalista esperto di calciomercato, ha espresso il proprio punto di vista sull’esonero di Attilio Tesser, allontanato dalla panchina del Pordenone dopo la sconfitta di Brescia da parte della famiglia Lovisa: “Nel calcio la gratitudine non esiste e lo sappiamo. Ma ci sono punti […]
PEDULLA’ ESONERO TESSER PORDENONE – Attraverso il proprio sito Alfredo Pedullà, noto giornalista esperto di calciomercato, ha espresso il proprio punto di vista sull’esonero di Attilio Tesser, allontanato dalla panchina del Pordenone dopo la sconfitta di Brescia da parte della famiglia Lovisa:
“Nel calcio la gratitudine non esiste e lo sappiamo. Ma ci sono punti ancora più bassi, inarrivabili, quando decidi di esonerare un allenatore che ti ha dato vittorie, prestigio, visibilità, che ti ha fatto entrare nella storia e che ha convissuto per lunghe settimane con l’emergenza Covid. Eppure a Pordenone si sono superati, il patron Mauro Lovisa con suo figlio Matteo. Un esonero ci sta sempre, a patto che non sia motivato con “abbiamo fatto pochi punti in tante partite”, le ultime assurde parole, quando Attilio Tesser si stava arrampicando per mandarne undici in campo. La pandemia aveva ridotto l’organico ai minimi termini, al punto che Tesser aveva forse pensato di schierare il magazziniere o il massaggiatore, non aveva altre soluzioni.
Nell’ultima sessione di mercato gli avevano fatto un bel “regalo”, la cessione di Diaw al Monza (circa cinque milioni) senza sostituirlo degnamente. Meglio: limitandosi al solo Morra, buon attaccante ora infortunato, dopo aver inseguito vanamente Strizzolo, Pettinari e Sprocati. E così hanno deciso di comunicare l’esonero vero le 22,45 di ieri sera mentre la squadra stava tornando in pullman da Brescia. Uno spettacolo di tempistica, applausi a scena aperta. All’antivigilia di Pasqua, con una partita da giocare contro l’Entella, il giorno di Pasquetta alle 12,30, l’occasione che sarebbe stata data a qualsiasi allenatore.
Eppure Tesser per Pordenone dovrebbe essere storia, geografia, matematica, tutto: una promozione storica dalla C, il quarto posto al primo anno di B, un parcheggio nei playoff per tutto il girone di andata prima che cedessero Diaw al Monza, smontandogli la squadra, senza che nessuno immaginasse il tremendo riscontro della pandemia. Buona Pasqua ai Lovisa, al patron Mauro e al tuttologo Matteo: la loro sorpresa, dentro un uovo amarissimo, non ha un briciolo di gratitudine. Il punto più alto, un giorno magari, sarà quello di andare in Champions. Il punto più basso è questo, per distacco”.