Pordenone, Mazzarella: “Domizzi come tecnico deve ancora dimostrare ciò che sa fare, ma vedo già tanta determinazione”
MAZZARELLA PORDENONE DICHIARAZIONI – L’ex giocatore neroverde e attuale dirigente del Pordenone, Maurizio Mazzarella, ha parlato in merito all’esonero di Attilio Tesser e della promozione di Domizzi da tecnico della Primavera ad allenatore della prima squadra. Di seguito le sue parole riportate da TuttoPordenone.com: “Credo che nessuno si sia scordato la mia decisione nel 2002, in qualità […]
MAZZARELLA PORDENONE DICHIARAZIONI – L’ex giocatore neroverde e attuale dirigente del Pordenone, Maurizio Mazzarella, ha parlato in merito all’esonero di Attilio Tesser e della promozione di Domizzi da tecnico della Primavera ad allenatore della prima squadra. Di seguito le sue parole riportate da TuttoPordenone.com:
“Credo che nessuno si sia scordato la mia decisione nel 2002, in qualità di direttore sportivo neroverde plenipotenziario, di silurare Paolo Marin mentre eravamo primi in classifica in serie D con otto punti di vantaggio sulla seconda. Mi diedero del pazzo, ma io avevo visto la squadra spenta, senza mordente e convinzione. Sono sicuro che se non avessi preso quella drastica decisione affidando i ramarri ad Adriano Fedele non saremmo rientrati fra i professionisti al termine di quella stagione. Mauro in questo caso doveva salvare la categoria. Il Pordenone aveva fatto due soli punti in otto partite nel girone di ritorno e la decisione di cambiare era inevitabile. Io l’avrei fatto anche prima.
Colpa anche del Covid e del cambio di politica societaria? Certamente , ma Lovisa era stato chiaro sin dall’inizio: l’obiettivo della stagione era ed è la permanenza in categoria. Del resto dove andrebbe a giocare il Pordenone promosso in A visto che in provincia non ci sono stadi adatti alla categoria, che il Teghil è buono solo per la B, che i Pozzo l’anno scorso hanno invitato il Pordenone a lasciare il Friuli e che i triestini hanno dimostrato di non gradire presenze estranee al Rocco? In ogni caso dovremo essere grati a Lovisa. Non vedo altri imprenditori in provincia interessati al Pordenone! Via lui torneremmo fra i dilettanti.
Domizzi? Lo come giocatore e ne apprezzavo la carica agonistica. Come tecnico deve ancora dimostrare ciò che sa fare, anche se con lui in panca ho già visto una determinazione diversa. Io mi sarei affidato a un allenatore esperto. Si poteva puntare sull’amico Bruno Tedino che abita in zona, è libero, conosce la categoria e l’ambiente e che, pur legato alla Virtus Entella sino a giugno, avrebbe potuto svincolarsi.
Se il Pordenone manterrà la categoria? Dietro ci sono formazioni come Ascoli, Cosenza e Reggiana che non hanno intenzione di mollare. Sei punti però nelle sei gare che restano da disputare possono essere sufficienti per evitare anche i playout. Bottino realizzabile anche se alla squadra manca un bomber autentico e un trequartista dall’assist facile. In ogni caso: forza ramarri!”.