Reggina, Taibi: “Ho il Covid, un’esperienza brutta che ti toglie ogni forza. Via a fine stagione? Sono solo chiacchiere per destabilizzare l’ambiente”
TAIBI REGGINA – Uno dei due positivi in casa Reggina è il Ds Massimo Taibi, lo ha dichiarato lo stesso dirigente alla Gazzetta del Sud, come riporta citynow.it: “Domenica avevo tirato un sospiro di sollievo perchè al primo tampone ero risultato negativo. Da quel momento ho cominciato ad avvertire i primi sintomi strani, stanchezza, tosse, […]
TAIBI REGGINA – Uno dei due positivi in casa Reggina è il Ds Massimo Taibi, lo ha dichiarato lo stesso dirigente alla Gazzetta del Sud, come riporta citynow.it:
“Domenica avevo tirato un sospiro di sollievo perchè al primo tampone ero risultato negativo. Da quel momento ho cominciato ad avvertire i primi sintomi strani, stanchezza, tosse, dolori lancinanti alla schiena e la temperatura che cominciava a salire, ho capito di avere il covid. Adesso sono a casa mia a Modena e sto seguendo tutte le procedure, una esperienza brutta, ti toglie ogni forza, ma è importante non farsi prendere dall’angoscia. In questo momento c’è la rabbia di non poter stare accanto alla squadra. Sicuramente sarò costretto a saltare la trasferta di Cremona ma spero tanto di esserci in casa contro l’Ascoli. Insieme al covid si sono aggiunte le chiacchiere di questi giorni proprio mentre mi accingevo a combattere questo maledetto virus. Alcune cose mi hanno fatto più male del covid. Mi riferisco a quanto scritto e cioè che la Reggina stia pensando di cambiare direttore sportivo. Sia chiaro che non posso avercela con il giornalista che le ha riportate, fanno il loro lavoro, il mio dissenso è verso chi fa circolare queste notizie, comunque prive di fondamento. Mi fa pensare che questo fulmine a ciel sereno venga da fuori città e non certo dalla società o da fonti interne ad essa, con il chiaro intento di destabilizzare. Oggi il problema non è se Taibi resta o va via, ma tutelare una squadra che sta lottando per raggiungere un sogno. Sono stato il primo a dire che bisognava pensare solo alla salvezza, ma una volta raggiunta, dobbiamo provare a realizzare qualcosa di veramente esaltante”.