Lecce, Corini: “Nel gol di Pettinari contro il Chievo c’è il vero Lecce”
CORINI LECCE STAGIONE – L’allenatore dei giallorossi, Eugenio Corini, è intervenuto in un’intervista della Gazzetta dello Sport per parlare della stagione che sta vivendo il suo Lecce. Ecco le sue dichiarazioni riportate da CalcioLecce. Gli allenatori a cui mi ispiro: “Mi piacerebbe essere un mix ideale creato grazie alle qualità di tre allenatori che hanno inciso nella […]
CORINI LECCE STAGIONE – L’allenatore dei giallorossi, Eugenio Corini, è intervenuto in un’intervista della Gazzetta dello Sport per parlare della stagione che sta vivendo il suo Lecce. Ecco le sue dichiarazioni riportate da CalcioLecce.
Gli allenatori a cui mi ispiro: “Mi piacerebbe essere un mix ideale creato grazie alle qualità di tre allenatori che hanno inciso nella mia carriera di calciatore. Pur essendo passati tanti anni, Cagni resta attualissimo per la metodologia e per la professionalità. Guidolin mi ha insegnato tanto per la cura dei particolari: quando giocavo, talvolta, mi pesava ripetere certe prove sul campo, poi ho compreso il valore assoluto di quei dettagli. E Delneri è sempre un riferimento per la visione di gioco corale. Soprattutto da loro tre ho preso quell’attenzione maniacale che metto ogni giorno nella mia attività”.
Il vero Lecce: “L’essenza più pura è nella rete di Pettinari contro il Chievo, dopo 16 nostri tocchi consecutivi e l’assist di Maggio per Stefano. Sempre in quella partita, l’allungo poderoso ed elegante di Hjulmand con il passaggio decisivo a Coda. E contro il Cittadella il break con il quale Tachtsidis riparte e porta palla sino a illuminare la via del gol a Coda”.
Confronto con la squadra: “Non entro nelle situazioni singole perché sono sempre più convinto che nel chiuso delle nostre stanze, allo stadio o all’Acaya Golf Resort, debba regnare una sorta di sacralità. In assoluto, da un confronto-scontro, tra tecnico e giocatori o tra gli stessi calciatori, può scaturire linfa vitale per la crescita di un gruppo. Dopo una partita, ho avuto un dialogo con Lucioni. Rivisitando alcuni errori commessi in quell’incontro, ho detto a Fabio che probabilmente non ero riuscito a farmi capire su determinati movimenti in campo. Ci siamo chiariti e, insieme, abbiamo messo un altro mattoncino per rendere più sicuro il nostro progetto”.