ESCLUSIVA PSB – Silvestri: “SPAL, mercato da salvezza. La nostra un’impresa, ma il Parma può imitarci”
Correva l’estate dell’anno 2013, Tommaso Silvestri, difensore ventunenne scuola Juventus, si trasferiva dal Casale alla SPAL, appena risorta dalle ceneri del fallimento. Dopo una cavalcata intensissima, terminata con la storica promozione in Serie A, ancora una volta d’estate, il ragazzo, nel frattempo diventato leader dello spogliatoio, ha detto addio alla piazza di cui si è innamorato, pronto a ripartire da zero […]
Correva l’estate dell’anno 2013, Tommaso Silvestri, difensore ventunenne scuola Juventus, si trasferiva dal Casale alla SPAL, appena risorta dalle ceneri del fallimento. Dopo una cavalcata intensissima, terminata con la storica promozione in Serie A, ancora una volta d’estate, il ragazzo, nel frattempo diventato leader dello spogliatoio, ha detto addio alla piazza di cui si è innamorato, pronto a ripartire da zero e riaffermare, anche in campo, il suo valore. Noi della redazione di Pianeta Serie B abbiamo voluto porgli qualche domanda, per comprendere meglio la sua parabola e quella dei Biancazzurri.
Ciao Tommaso, mi sembra giusto cominciare dalla fine. Dopo quattro anni in cui sia tu che la SPAL siete cresciuti tanto, si è chiusa questa pagina della tua carriera. Che cosa hai provato?
La decisione era nell’aria. Avevo il contratto in scadenza e da entrambe le parti c’era la consapevolezza di aver raggiunto il capolinea di una meravigliosa esperienza, conclusasi con la gioia dei festeggiamenti e non di certo con rammarico.
Viste le prime mosse di mercato della società estense, pensi di lasciare una squadra in grado di centrare la salvezza in Serie A?
Io penso che i ragazzi ce la possano fare tranquillamente. Il direttore Vagnati sta accorpando allo zoccolo duro che ha vinto la B profili che la massima serie la conoscono benissimo, come Paloschi e Felipe: credo sia uno dei punti di forza della SPAL. Quando abbiamo cambiato poco, senza stravolgere gli equilibri del gruppo, ma abbiamo cambiato bene, acquistando calciatori di categoria superiore, abbiamo sempre disputato campionati importanti. La piazza, dopo 49 anni d’attesa, è tornata dove merita e sono certo che il gruppo darà l’anima fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata per difendere ciò che abbiamo conquistato.
Tornando a ciò che avete conquistato, pensi che la prossima stagione qualche altra neopromossa potrà tentare l’impresa riuscita a voi e al Benevento?
Ciò che abbiamo fatto noi quest’anno è indubbiamente grandioso e per questo difficile da replicare, ma sia il Foggia che il Venezia stanno facendo un buon mercato ed in più c’è il Parma, che per prestigio è obbligato a puntare al massimo risultato. Sono tre squadre storiche in mano a società serie ed ambiziose, motivo per cui mi auguro che possano nel più breve tempo possibile competere per la promozione.
In chiusura, dopo aver tanto parlato di SPAL, veniamo a te: quali sono i tuoi piani per il futuro, puoi già dirci dove giocherai?
Non posso far nomi per rispetto di tutti, ma si tratterà di sicuro di una squadra che lotterà per vincere il campionato di Lega Pro. Cerco una società che mi metta al centro del proprio progetto e dimostri la lungimiranza necessaria per compiere un cammino come quello che ho vissuto negli ultimi quattro anni.
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