Ascoli, Buchel: “Sogno la A con questa maglia. Sottil? Con lui è cambiato tutto”
BUCHEL ASCOLI – Marcel Büchel, centrocampista dell’Ascoli, ha parlato ai microfoni del Corriere dello Sport: “Pensiamo a una partita alla volta, l’obiettivo è proseguire il percorso tracciato nella seconda parte della scorsa stagione. Il gruppo coeso? È una nostra caretteristica, il tecnico lavora molto sul gruppo e tratta tutti alla stessa maniera, poi è normale […]
BUCHEL ASCOLI – Marcel Büchel, centrocampista dell’Ascoli, ha parlato ai microfoni del Corriere dello Sport: “Pensiamo a una partita alla volta, l’obiettivo è proseguire il percorso tracciato nella seconda parte della scorsa stagione. Il gruppo coeso? È una nostra caretteristica, il tecnico lavora molto sul gruppo e tratta tutti alla stessa maniera, poi è normale che in una squadra ci siano calciatori importanti e imprescindibili come per noi è Dionisi.
Cosa è cambiato con l’arrivo di Sottil? È molto determinato e focalizzato sull’obiettivo, quasi maniaco del lavoro. Cura i dettagli, dall’alimentazione a tutto ciò che riguarda l’extra campo, non lascia niente al caso. È un allenatore moderno, chiede tanto ma ti dà comunque tanto. Dal suo arrivo è cambiato tutto: trasmette serenità ed è riuscito a dare un’identità alla squadra. È molto autorevole ma ascolta molto i giocatori. Sono un tipo riservato che non cerca confidenza con l’allenatore perché credo ci debba essere la giusta distanza, ma il nostro rapporto è ottimo, ci capisce di più anche perché è stato calciatore.
Se spero di segnare più gol? Spero di sì, ci sto lavorando. Non è il mio compito ma se arriva è meglio. Per un regista farne due o tre all’anno è bello ma se potessi scegliere tra gol e assist, scelgo il secondo. Perché i tifosi mi chiamo “il pianista”? Avranno visto qualche mio video sui social dove suonavo il piano. Altri parlano di “buchelismo”: non so cosa significhi, un giorno glielo chiederò. Un campione del passato al quale mi ispiro? Il mio preferito è Guti, era mancino e giocava nel mio ruolo, nelle movenze era difficilissimo da imitare ma da piccolo mi ispiravo a lui.
Il compagno di squadra con cui ho legato di più? Con D’Orazio siamo in camera insieme, ho legato anche con Maistro che conoscevo. Il giovane di talento? Potrei dire Caligara, ma anche Collocolo ci ha fatto vedere buone cose e De Paoli è un ragazzo che può far bene. Com’è Ascoli? È una città piccolina e si sente che la gente vive per il calcio, poi si mangia bene. Mi piace il fatto che nella stessa giornata puoi andare in montagna o al mare perché sono entrambi vicini. Il mio sogno nel cassetto con questa maglia? Arrivare in Serie A. Sono in scadenza di contratto, ma in questi giorni stiamo lavorando per il rinnovo“.