Cittadella, il ds Marchetti in vista del Benevento: “Loro giocano per vincere il campionato. Moncini vive in area di rigore, su Improta…”
CITTADELLA MARCHETTI BENEVENTO – Il direttore sportivo del Cittadella Stefano Marchetti è intervenuto in diretta nel corso di Ottogol. Il dirigente del club veneto ha parlato della sfida di campionato contro il Benevento. Ecco le sue dichiarazioni, riportate da ottopagine.it: “Questo è un campionato livellato verso l’altro. Il Benevento è un’altra squadra che giocherà per […]
CITTADELLA MARCHETTI BENEVENTO – Il direttore sportivo del Cittadella Stefano Marchetti è intervenuto in diretta nel corso di Ottogol. Il dirigente del club veneto ha parlato della sfida di campionato contro il Benevento.
Ecco le sue dichiarazioni, riportate da ottopagine.it:
“Questo è un campionato livellato verso l’altro. Il Benevento è un’altra squadra che giocherà per vincere il campionato. C’è un ambiente che da anni è ad alti livelli e la Strega è tra le favorite”.
Marchetti ritrova Moncini. L’attaccante giallorosso ha vestito la maglia del Cittadella nel girone di ritorno della stagione 2018/2019: “E’ un calciatore d’area di rigore. Deve essere supportato da un gioco offensivo perché è un finalizzatore importante. Con noi è stato determinante, tanto che ci trascinò in finale contro il Verona. E’ devastante nella fase di finalizzazione. Quale elemento toglierei al Benevento? Parecchi. Uno in particolare è Riccardo Improta. Mi piace molto perché oltre a essere bravo nelle due fasi è anche molto generoso, si vede che gioca per la maglia. Sicuramente è anche un calciatore molto apprezzato dallo spogliatoio”.
In passato c’è stata la possibilità per Marchetti di diventare il direttore sportivo del Benevento: “Ci fu un bel colloquio con Vigorito, lì capii che fosse un vincente e poi l’ha ampiamente dimostrato. Sono molto legato al Benevento perché ci ho giocato. Oggi ho fatto due passi in centro e vedere, dopo 39 anni, dei luoghi che ho vissuto in gioventù è stato bello. E’ una citta che porto nel cuore. Poi chissà, mai dire mai”.