Como, riecco l’indimenticato Corneliusson: “Questa è casa mia”
COMO CORNELIUSSON CASA – L’indimenticato ex centravanti del Como Corneliusson è tornato in città per un po’ di vacanza e si è raccontato ai microfoni de Laprovinciadicomo.it: “Tornare a Como, un posto speciale per me, è sempre bello. Ci ho giocato cinque anni, il giusto tempo per entrare in sintonia con le persone e farlo […]
COMO CORNELIUSSON CASA – L’indimenticato ex centravanti del Como Corneliusson è tornato in città per un po’ di vacanza e si è raccontato ai microfoni de Laprovinciadicomo.it: “Tornare a Como, un posto speciale per me, è sempre bello. Ci ho giocato cinque anni, il giusto tempo per entrare in sintonia con le persone e farlo diventare casa mia. Ci ho lasciato il cuore. E poi è il posto più bello del mondo. Finalmente la Serie B, non potevo credere che il Como fosse in C o in D, per così tanto. La mia era una squadra che faceva paura a tutti, persino a Gullit e a Maradona. Sfortunatamente, dei 5 anni qui, ne giocai solo tre: negli altri ero sempre infortunato. I difensori erano più cattivi e più volte sono uscito dal campo con i calzettoni sporchi di sangue: mi ruppi un tendine a furia di ricevere colpi. Anche Mannini mi ruppe un ginocchio facendo saltare il trasferimento alla Roma». Su Eriksson: «Gli facevo sempre gol: due alla Roma…mi piaceva mettermi in mostra. Liedholm? Mi voleva al Milan e mi invitò addirittura a cena. Il gol più bello? «Quello con il Verona, tanto è vero che Elkjiaer applaudì, e l’applauso di un avversario è sempre bello».