Cremonese, Di Carmine: “A Cremona per tornare in Serie A”
CREMONESE DI CARMINE SERIE A – L’attaccante della Cremonese Samuel Di Carmine si è dedicato ai microfoni della Gazzetta dello Sport per una lunga intervista: Serie A. Dopo Fiorentina e Verona non c’è due senza tre? “L’obiettivo è sicuramente quello, sono in una piazza bellissima e soprattutto con una proprietà forte alle spalle. La Serie […]
CREMONESE DI CARMINE SERIE A – L’attaccante della Cremonese Samuel Di Carmine si è dedicato ai microfoni della Gazzetta dello Sport per una lunga intervista: Serie A. Dopo Fiorentina e Verona non c’è due senza tre? “L’obiettivo è sicuramente quello, sono in una piazza bellissima e soprattutto con una proprietà forte alle spalle. La Serie B è però un campionato strano, ostico e che ti costringe a riconsiderare la classifica fino all’ultima giornata. Ora è troppo presto per parlare, siamo partiti molto bene e siamo secondi, ma basta poco per ritrovarsi in fondo: il nostro è un gruppo coeso che non si pone limiti“.
In caso di promozione ti tufferai in una fontana come a Verona o hai cambiato esultanza? “In quell’occasione poi venni multato (ride, ndr), sono costretto a scegliere un’alternativa”
A Cremona con rancore? “Assolutamente no. Ho già dimostrato di meritare la Serie A ed ora voglio sfruttare l’occasione per tornarci”
Nel primo anno in Serie A con il Verona hai raggiunto il top della tua carriera?: “Ho vissuto tante emozioni: dai 22 gol con il Perugia alla promozione con il Verona, lì il lavoro e la fiducia di un allenatore capace come Juric fu determinante. Non a caso segnai 8 gol in 22 partite“.
Finalmente il gol: “Dopo la bella doppietta alla SPAL ai tempi del Verona ho avuto un periodo difficile dove ho anche giocato poco. Neanche a Crotone ebbi troppa fortuna, poi mi sono allenato da solo e sono riuscito a rompere il ghiaccio qui a Cremona“.
195 gol totali finora in questa stagione di Serie B ma solo 10 dalla Cremonese: “Sicuramente dobbiamo essere più concreti, un processo di crescita per il quale ci stiamo attivando e allenando quotidianamente. La Serie B è un campionato difficile, puoi perdere contro chiunque e per questo è normale che si segnino molti più gol rispetto a quelli che arrivano ogni weekend in Serie A. Io un bomber? Lo ero (ride, ndr). Oggi ci sono tanti attaccanti forti: da Coda, che per me sarà il capocannoniere, fino a Lapadula passando per Donnarumma, mi piacciono anche Dionisi ed il mio compagno di reparto Ciofani“.
Com’è il rapporto con Ciofani, c’è dualismo?: “Siamo entrati subito in sintonia. Mi ha aiutato ad inserirmi e sono sicuro che potremmo aiutarci anche in campo, ma a decidere alla fine è sempre il mister“.
Sembra il campionato dei teen alla riscossa: “Ci sono tanti giovani di prospettiva: Lucca è fortissimo e sta trascinando il Pisa, ma sento che questo è l’anno di Cerri. Molto bene anche Vido a Cremona e Mulattieri“. Se la sente di consigliare un esperienza all’estero come la sua al Qpr? “Certamente ma non a 19 anni come feci io, rimanderei il discorso a quando si ha già 25 o 26 anni“.
Rimpianti? “Preferisco non dirli, in carriera non mi è sempre stato dato tutto quello che avrei davvero meritato…e non parlo di soldi“