Parma, Maresca: “Non mi sento in difficoltà. Il Tardini dev’essere la nostra forza. Il Monza…”
MARESCA PARMA MONZA – Enzo Maresca, allenatore del Parma, ha parlato in conferenza stampa della sfida col Monza. Ecco le sue parole riprese da parmalive.com. Il Parma ha cambiato tanto, ma vi si chiede di vincere. Come vive quest’obbligo di vincere? “Quest’anno abbiamo cambiato quindici calciatori, sono tanti. Anche qui, credo si stia provando a […]
MARESCA PARMA MONZA – Enzo Maresca, allenatore del Parma, ha parlato in conferenza stampa della sfida col Monza. Ecco le sue parole riprese da parmalive.com.
Il Parma ha cambiato tanto, ma vi si chiede di vincere. Come vive quest’obbligo di vincere?
“Quest’anno abbiamo cambiato quindici calciatori, sono tanti. Anche qui, credo si stia provando a cambiare. Io mi sento un privilegiato ad allenare il Parma e ad avere questo obiettivo. Abbiamo una ventina di ragazzi sotto i ventun anni e per loro può avere un peso diverso, alla fine sono loro che giocano, ma è normale che qualcuno possa sentire un po’ di pressione. Sarri ha ragione, sappiamo che il calcio chiede subito i risultati, poi nel nostro caso abbiamo tanti giocatori sotto i ventun anni”.
Come stanno Danilo e Cobbaut? E’ rientrato anche Osorio, che indicazioni ci può dare?
“Danilo sta meglio, ha recuperato e sta riprendendo la condizione. Cobbaut sta giocando regolarmente, rientra anche Osorio che per noi è un giocatore fondamentale, anche nelle prime due gare lo avete visto”.
Avete lavorato molto sul possesso e sulla tecnica, poi giovedì avete riposato. Quali sono le motivazioni?
“Lo abbiamo fatto anche nell’altra sosta, prima della gara con il Pordenone dove abbiamo vinto 4-0. Lo abbiamo rifatto, ma se avessimo perso con il Pordenone lo avremmo rifatto comunque. Ci siamo allenati lunedì, abbiamo fatto doppia seduta martedì, nuovo allenamento mercoledì, e giovedì abbiamo riposato per spezzare la settimana. Ma semplicemente l’allenamento che non abbiamo fatto giovedì era stato fatto martedì, dietro tutto questo c’è un pensiero”.
Quanto saranno importanti le prossime cinque gare in tre settimane?
“Saranno importantissime, ma ancora più importante sarà quella di domani perché potrà dare la spinta per affrontare al meglio le gare successive”.
Stroppa ha detto che il Parma è la squadra con l’attacco più forte. Qual è il punto di forza del Monza?
“A mio avviso, ha una buona base di ragazzi d’esperienza, che conoscono benissimo la categoria. Ringrazio Giovanni, siamo contenti degli attaccanti che abbiamo. L’unico dispiacere è che non abbiamo mai avuto tutti al meglio, anche Tutino al 60′ contro la SPAL ha chiesto il cambio. Ad oggi nessuno dei due attaccanti centrali ha finito una gara intera. Poi c’è Benek che con la Ternana è entrato bene per esempio, e anche lui sta lavorando molto bene”.
Ultimamente il tuo Parma è sembrato più pragmatico, più aderente alla Serie B:
“Questo non lo so. Abbiamo fatto solo sette partite finora: non credo che il Parma non abbia fatto bene contro Benevento, Pordenone, SPAL nel primo tempo, Pisa… Poi, logicamente è un’idea diversa, con un calcio più ragionato, ma non so se sia diventato più pragmatico”.
Senza Vazquez, sarà Brunetta a dettare i tempi:
“Sì, Juan potrebbe sostituire Franco. Ci sono altri ragazzi che potrebbero ricoprire quel ruolo, oggi abbiamo fatto la rifinitura, poi vedremo ma le decisioni sono quasi prese”.
Ultimamente in casa si vince poco. E’ una pressione in più giocare al Tardini?
“Effettivamente abbiamo fatto tre gare con una sola vittoria. Non credo debba essere un alibi, anzi, giocare in casa deve essere la nostra forza. Giocare al Tardini fa sempre un certo effetto: negli scorsi due anni non è sempre stato così, dobbiamo far tornare questa impressione”.
Che partita sarà?
“Non so se cambieranno qualcosa, noi dovremo adattarci subito. Credo sia una squadra che ha tutto per provare a stare nel gruppo dei migliori. Hanno avuto delle difficoltà, ma non ho dubbi sul fatto che saranno lì”.
Domani arriva il Monza, può essere una gara decisiva per la lotta alla promozione?
“In realtà sono tutte gare decisive, perché se vinci fai un salto in avanti, se perdi fai un passo indietro. Definirla decisiva a metà ottobre però è esagerato perché la classifica comincia a contare a febbraio, marzo, aprile. Poi se ci sono squadre che sono prime da settembre a maggio vuol dire che hanno fatto un grandissimo campionato”.
Ci sono state alcune voci in settimana. Lei si sente in difficoltà?
“Sinceramente non mi sento in difficoltà. Logicamente la libertà di espressione è insindacabile: ognuno può pensare quello che vuole, poi si può condividere e non”.