Como, Parigini: “Gol contro l’Alessandria? Un nuovo inizio. Possiamo puntare a qualcosa di più della salvezza”
PARIGINI COMO – Vittorio Parigini, attaccante del Como, ha rilasciato alcune dichiarazioni a “LaProvinciadiComo.it”, manifestando la propria soddisfazione per la rete siglata contro l’Alessandria, che sancisce un nuovo inizio per la sua carriera: “Per me significa moltissimo. Io non sono un grande bomber, ma tornare a fare gol vuol dire rasserenarmi completamente dopo un’annata per […]
PARIGINI COMO – Vittorio Parigini, attaccante del Como, ha rilasciato alcune dichiarazioni a “LaProvinciadiComo.it”, manifestando la propria soddisfazione per la rete siglata contro l’Alessandria, che sancisce un nuovo inizio per la sua carriera: “Per me significa moltissimo. Io non sono un grande bomber, ma tornare a fare gol vuol dire rasserenarmi completamente dopo un’annata per me molto difficile. E poi, vedere mia moglie piangere dalla felicità in tribuna, è stata la gioia più grande. In attacco abbiamo segnato tutti, ma del resto, parliamoci chiaro, attaccanti come i nostri non li hanno in tanti in serie B. Io posso svariare, sia a destra che a sinistra. Quello che credo di poter dare alla squadra è una buona duttilità. Praticamente abbiamo due squadre, e anche questa è una qualità che in questa categoria non hanno in tanti. Anche nella possibilità di cambiare atteggiamento, di cambiare faccia alla squadra. Guardate sabato, mancava un giocatore importante come Cerri, eppure non siamo andati in crisi, anzi. E il discorso vale non solo per l’attacco, ma per tutti i reparti. Questo è un bene per tutti.
“Arrivo da momenti difficili. Sono stato operato di ernia nel 2019, quando ero al Torino. E ho avuto l’anno scorso una recidiva. E’ stata dura. Quest’anno sono arrivato al Como senza aver fatto la preparazione, per questo ci ho messo un po’ di più a trovare la condizione era normale. Una scelta che rifarei altre diecimila volte. Ringrazio il Genoa, che mi ha ridato la possibilità di tornare in A, anche se per i miei problemi fisici non l’ho potuta sfruttare bene. Ma il mio rimpianto più grande è per quello che è successo quando ero al Torino, la squadra della mia città, in cui sono cresciuto. Quello poteva essere il momento giusto per me per confermarmi in serie A. Ma non ci penso più, a venticinque anni c’è ancora il tempo per ripartire. E adesso voglio farlo con il Como, perchè qui sto benissimo.
“Non voglio sbilanciarmi, non è ancora il momento. Dobbiamo solo pensare di cercare sempre grandi prestazioni, di essere sempre molto competitivi, ma anche molto umili. Però sì, credo proprio che una squadra come questa abbia le capacità di puntare a qualcosa di più della semplice salvezza“.