Cittadella, Vita: “Monza mi è rimasta nel cuore. Possiamo giocarcela con tutti”
VITA CITTADELLA – Vita, centrocampista del Cittadella, ha parlato alle colonne de “Il Mattino di Padova”, a partire dalla prossima avversaria di giornata, il Monza, ex squadra del giocatore granata: «È una società che mi è rimasta nel cuore. Ero giovanissimo quando sono approdato al Monza e lì mi hanno fatto crescere. Ho un bellissimo […]
VITA CITTADELLA – Vita, centrocampista del Cittadella, ha parlato alle colonne de “Il Mattino di Padova”, a partire dalla prossima avversaria di giornata, il Monza, ex squadra del giocatore granata:
«È una società che mi è rimasta nel cuore. Ero giovanissimo quando sono approdato al Monza e lì mi hanno fatto crescere. Ho un bellissimo ricordo di tutto l’ambiente, dei compagni di allora e dei tifosi. Non sarà una partita come le altre per me. Tanti indisponibili nei biancorossi? Ma il Monza conta comunque su nomi importanti: è e resta una delle più serie candidate alla promozione. Lo abbiamo battuto da poco in Coppa Italia ma sappiamo che il campionato è un’altra storia. Noi però abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti».
Del pareggio di domenica sera Vita vuole tenere «lo spirito esibito, la qualità del primo tempo e il fatto che non abbiamo preso gol per la seconda gara consecutiva. Invece quello che mi è piaciuto meno è che nella ripresa abbiamo lasciato il pallino in mano alla Spal. Un aspetto sul quale dobbiamo migliorare è quello della concretezza, perché in questo avvio di stagione avremmo potuto sfruttare meglio le occasioni avute e in un torneo così equilibrato basta poco a fare la differenza: se guardate, quasi tutte le partite si risolvono sugli episodi».
Per quanto riguarda le altre, si dice stupito dalle difficoltà di una sua ex squadra, il Vicenza. «Vederlo lì in fondo mi sorprende, se penso ai giocatori che ha in organico, ma quando ti infili in un tunnel non è facile uscirne. D’altra parte siamo appena alla nona giornata: ha tutti i mezzi per tirarsi fuori e un giocatore come Diaw che, quando era con noi, era devastante: chiaro che deve essere messo nelle condizioni di esprimersi al meglio».