Ternana, Lucarelli: “Ci mancano dei punti. Col Como non sarà semplice”
LUCARELLI TERNANA COMO LUCARELLI TERNANA COMO – Cristiano Lucarelli, allenatore della Ternana, ha presentato la sfida contro il Como in programma lunedì in conferenza. Ecco le sue parole, riportate da Calciofere.it: “Ieri c’è stata una lunga riunione tra di noi, nella quale ho espresso il mio pensiero alla squadra, toccando due principi fondamentali: il primo è che una squadra come […]
LUCARELLI TERNANA COMO
LUCARELLI TERNANA COMO – Cristiano Lucarelli, allenatore della Ternana, ha presentato la sfida contro il Como in programma lunedì in conferenza.
Ecco le sue parole, riportate da Calciofere.it:
“Ieri c’è stata una lunga riunione tra di noi, nella quale ho espresso il mio pensiero alla squadra, toccando due principi fondamentali: il primo è che una squadra come la nostra non può aver già perso 5 partite e non può prendere così tanti gol. Il secondo è che non possiamo perdere gare in cui i numeri sono tutti a favore nostro, chi non ha visto la partita di Cosenza penserà che siamo stati messi sotto. La differenza è che il Vicenza aveva preso l’incrocio dei pali, gli altri hanno segnato. Tutti vogliono partire forte, il Cosenza ha fatto gol dopo due minuti e ha fatto la partita che preferisce, cioè stare dietro e ripartire velocemente. Gori si abbassava e Caso, con la sua velocità, ci ha fatto molto male.
Dopo il Vicenza c’erano delle avvisaglie, ma dico anche che può accadere. Quando giocavo entravo in campo come se fosse una guerra mondiale, ma succedeva a volte che dopo aver fatto una doppietta la settimana dopo magari non rendevo allo stesso modo. Perché si arriva in Serie A o in grandi squadre? Non basta essere bravi tecnicamente, ma serve la mentalità di vincere le partite, archiviarle in fretta e avere ancora fame per vincere le successive, altrimenti molto nostri calciatori sarebbero già arrivati in Serie A. Ma non è una cosa facile su cui lavorare. Io ho segnato contro Maldini e Stam, poi la settimana dopo magari contro Mandelli non la vedevo, la forza nel calcio è solidità mentale. Domenica abbiamo fatto un defaticante che non mi aveva rubato l’occhio martedì durante i calci piazzati il mio secondo Vanigli ha perso la pazienza e si è arrabbiato. Da lì ho detto che ne avrei dovuti cambiare 10, gli unici che c’erano contro il Vicenza e hanno giocato meno peggio sono stati Proietti e Partipilo che hanno giocato meno, altrimenti gli altri no. Non abbiamo vinto a Bologna perché eravamo più forti del Bologna, ma probabilmente perché avevamo grandissime motivazioni, loro non ne avevano le stesse contro la Ternana. Il Cosenza aveva perso 3-0 tre giorni prima, mentre noi venivamo da un 5-0. Ecco perché si dice che l’allenatore non deve solo allenare e fare la formazione, ma sapere motivare, essere psicologo, addetto alle risorse umane eccetera. Dopo il Vicenza in allenamento ho visto alcuni ragazzi che avevano giocato meno molto motivati, poi contro il Cosenza non si gioca a calcio, mi servivano più centimetri e più forza fisica.
Vi spiego le mie scelte, se qualche giornalista scrive e va in tv a dire che Lucarelli non capisce niente di calcio, mi può stare anche bene. Ho scelto Boben, il difensore con più presenze quest’anno, perché c’era Caso, uno veloce e alto 1,60, se avessi messo Sorensen avrebbe avuto difficoltà. Noi non improvvisiamo le cose, lavoriamo quotidianamente sul 4-4-2, capita che cambino spesso le coppie di attacco durante la settimana, quindi non è che io tiri fuori dal cilindro a caso le scelte. Salzano l’ho messo perché quando incontriamo squadre con il 3-5-2 soffriamo sui cross da una parte all’altra dei loro quinti. Un giocatore che ha giocato sempre dalla cintola in su e che ha fatto benissimo il terzino sinistro, poteva fare altrettanto bene da esterno e se fossi passato a 5 in corsa non avrei dovuto sprecare un cambio. Lui, Paghera, Pettinari, Boben, Mazzocchi, con più di mille partite in Serie B, non sono in grado di andare a giocare a Cosenza? Lo do per scontato che se perdo la colpa viene data a me, ditemi che non ci capisco niente da calcio, ma poi sento da altre parti che sono presuntuoso, che sono arrogante e un rancoroso. Va bene tutto, il calcio è il gioco più bello del mondo, ma spesso tira fuori il peggio di noi. Io devo fare l’allenatore non il predicatore, dispiace leggere messaggi che mi sono addirittura venduto la partita. Io faccio delle scelte.
Falletti? Prima della partita di Pordenone, abbiamo fatto un allenamento e si è fermato per un problema al flessore. Venerdì, prima della rifinitura, lo abbiamo mandato a Roma per una risonanza, dove ci è stato detto che sarebbe stato un rischio mandarlo in campo. Falletti per noi è fondamentale e infatti ha fatto due gol, e infatti al 70′ l’ho fatto uscire. Palumbo? Mi lamentavo di lui lo scorso anno perché non aveva intensità per 90 minuti, adesso è andato dal nutrizionista e si allena diversamente, adesso da un giocatore di 60 minuti è diventato un grande giocatore da 95 minuti. Io devo fare anche la gestione delle risorse umane, questa lo scorso anno ci ha portato molti risultati. In più ci dobbiamo mettere i 1200 km di viaggio tra andata a ritorno, preferisco perderli per un tempo piuttosto che per due mesi. La controprova che se avessimo giocato con gli stessi del Vicenza avessimo vinto a Cosenza non la avremo mai.
Siamo andati a Cosenza facendo 22 tiri in porta e il 65% di possesso palla, ma su 22 tiri abbiamo preso la porta solo 5 volte, loro con 12 l’hanno presa 6. Se faccio certe cose è perché penso che abbia una logica. Rimango convinto della potenzialità di questo gruppo, “a patto che” noi ce la giochiamo con tutti, ma dobbiamo sempre avere la rabbia e la cattiveria contro tutti. Il Vicenza aveva preso l’incrocio dei pali, il Cosenza ha segnato. Bisogna riuscire ad avere questa continuità mentale. La Ternana l’abbiamo costruita per fare calcio ed essere propositiva. Avete mai visto Messi entrare male ad un avversario o Platini dare un pugno? Sono caratteristiche, noi abbiamo molti leader tecnici, siamo una squadra prettamente costruita per giocare bene a calcio, ognuno costruisce la squadra a sua immagine e somiglianza, forse perché io da calciatore ero tutto l’opposto. Penso che producendo 10-15 occasioni si abbia più possibilità di vincere, a Cosenza è stata la classica partita maledetta nella quale nemmeno con le mani avremmo segnato.
Il Como è la neopromossa che ha perso meno e che ha subito meno gol, nelle ultime 5 ha solo un punto in meno rispetto a noi. La Gumina e Cerri lo scorso anno segnavano in Serie A e sono nel pieno della maturità. E’ un’ottima squadra, Cerri nonostante sia alto e forte fisicamente ha una grande tecnica, Gliozzi è un altro giocatore molto buono per questa categoria, nei prossimi anni diventerà importante. Gattuso si esprime molto bene con questo 4-4-2, sarà una partita equilibrata giocata uomo contro uomo, non sarà semplice, ma la Ternana se gioca come sa può mettere in difficoltà tutti, dipende solo da noi.
Ora Falletti e Palumbo stanno bene, l’unico che ha avuto problemi è Capone, stiamo cominciando a capirci, mercoledì avrebbe dovuto giocare, vedremo se ci sarà lunedì. Capuano e Martella avrebbero bisogno di riposare, così come Ghiringhelli, che ha giocato soltanto una volta 90 minuti. Salim Diakitè? Si allena con coi solo da tre settimane, ci vuole ancora tempo. Pettinari? Non lo sto mettendo nelle condizioni ideali per esprimersi al massimo, anche per via del sistema di gioco. Per avere grandi ambizioni e crescere dobbiamo recuperarlo, in modo che possa alternarsi regolarmente con Donnarumma. Noi vogliamo avere tanti giocatori bravi e ci sta che a turno uno di essi stia in panchina.
Soddisfatto della prima parte di campionato? Ci mancano un po’ di punti, abbiamo avuto un inizio difficile, poi ci siamo ripresi bene, ma ci sono molti aspetti che non mi piacciono. Prendiamo troppi gol in relazione a quel poco che subiamo, sono stati quasi tutti per disattenzione, sono giocatori che hanno una grande carriera alle spalle. Perdere in Serie B ci sta, ma tra perdere e dare la sensazione che sia stata una debacle non va bene. Pesano le prime tre sconfitte, dobbiamo cercare di riequilibrare questo dato, dobbiamo cercare di non perdere più. Io vorrei avere non 11 titolari, ma 22, e non mi interessa avere il centravanti da 20 gol, preferisco otto attaccanti che ne facciano 60. Mi piace avere più alternative possibili.”