Ternana, Lucarelli: “Como più concreto di noi, dobbiamo ritrovare spensieratezza”
LUCARELLI TERNANA COMO LUCARELLI TERNANA COMO – Cristiano Lucarelli, allenatore della Ternana, ha commentato in sala stampa il KO interno col Como. Ecco le sue parole, riportate da Calciofere.it: “Abbiamo avuto un approccio positivo alla partita, creando un paio di occasioni oltre al rigore. Il penalty sbagliato mentalmente ci ha condizionato per alcuni minuti, ma abbiamo costruito tanto […]
LUCARELLI TERNANA COMO
LUCARELLI TERNANA COMO – Cristiano Lucarelli, allenatore della Ternana, ha commentato in sala stampa il KO interno col Como.
Ecco le sue parole, riportate da Calciofere.it:
“Abbiamo avuto un approccio positivo alla partita, creando un paio di occasioni oltre al rigore. Il penalty sbagliato mentalmente ci ha condizionato per alcuni minuti, ma abbiamo costruito tanto e creato tante palle da gol. Ma mi ha dato la sensazione di una Ternana non fluida nella manovra, non avevamo la solita spensieratezza, le Fere danno il meglio di sé quando giocano spensierati. Non c’era quella libertà mentale che abbiamo nelle migliori occasioni, abbiamo preso due gol banali, andando al contrasto non con la bava alla bocca. Ho provato a cambiare qualcosa quando ho visto che Defendi e Martella non spingevano più. E’ una sconfitta immeritata nei numeri in campo, ma meritata per come prendiamo gol con facilità.
Credo che sarebbe stato meglio trascorrere qualche giorno in più dopo la sconfitta di Cosenza, è sembrato che avessimo perso la finale di Coppa del Mondo e non una partita di campionato. Il Como è stato più concreto di noi e nel calcio vince chi fa più gol. Abbiamo preso due gol banali, che non erano nemmeno situazioni pericolose. Sul secondo gol potevamo spendere un fallo e un’ammonizione, il primo non era un tiro irresistibile. Noi per vincere dobbiamo fare sempre gradi prestazioni e basta poco per prendere due gol. Non è un problema di modulo o di giocatori, dovremo mettere in preventivo a questo punto di dover fare almeno 3 gol per vincere.
Oggi siamo stati pericolosi anche sui calci piazzati, che di solito non ci capita. Le categorie ci sono per questo, perché in B le squadre ti puniscono al primo errore. L’arbitro? Mi sono lamentato perché il loro portiere ha perso tempo dall’inizio e il direttore di gara mi aveva detto che avrebbe recuperato. Si è persa una partita con due tiri del Como, ma si sa che nel calcio può accadere.
E’ chiaro che ogni gol porta in dote almeno 3-4 errori, tranne quello di Falletti che è talento allo stato puro, non si vedono spesso questi gol. Ora dobbiamo ricaricarci subito e cercare di andare a fare punti ad Alessandria, non tanto per la classifica, non sono questo tipo di sconfitte che minano le certezze, ma noi abbiamo necessità di tenere bassa la temperature, qui si scaldano spesso. I tifosi sotto la curva? Io mi aspettavo di prendere insulti, invece ci hanno dato la carica. Il presidente se ne è andato prima? E’ il Presidente fa ciò che ritiene più opportuno, poi ero impegnato a pensare come pareggiare.
Il rigore sbagliato da Donnarumma? Devo fare una riflessione, se capire se far tirare chi la sente. Alcuni traggono spunto dagli errori per essere ancora più cattivo, altri hanno il contraccolpo psicologico. Lui dopo i due errori ha ripreso con decisione il pallone e è andato sul dischetto sicuro, anche Falletti era d’accordo. Non mi sembrava il caso di intervenire, ora dovrò capire come gestire la cosa. E’ un fatto di psicologia, io nel 2004 ho detto a Protti che dopo il suo sesto errore avrei calciato io.
L’infortunio di Capuano? E’ un problema, a volte si fanno cose che non vengono capito proprio per questi discorsi. Lui ha detto subito di essersi fatto male, vedremo quale sarà l’entità del danno, potrebbero essere 2 settimane o 3 mesi. Pettinari? Se avessi fatto entrare lui avrei dovuto far uscire Falletti, ma ho dovuto mettere due giocatori freschi sugli esterni. Ghiringhelli ha sfiorato il gol e subito dopo lo abbiamo fatto. Potevamo anche pareggiarla, il Como ha giocato spesso di rimessa e mi servivano due esterni freschi. Avevo chiesto a Capuano se ce la faceva a rimare in campo fino all’intervallo, ma non ce la faceva.
Dopo Cosenza avevo la sensazione che non fossimo sereni, oggi ci siamo intestarditi ad andare al centro, ma noi dobbiamo giocare sugli esterni con le sovrapposizioni. Abbiamo cercato spesso l’imbucata centrale, non siamo stati molto lucidi. A noi andava anche bene l’atteggiamento del Como, perché abbiamo trovato molto spesso Falletti tra le linee, non è capitato spesso di averlo sempre libero.”