Brescia, Bisoli: “Ci aspettano otto partite importanti. C’è ancora tanto da fare”
BISOLI BRESCIA – Dimitri Bisoli, centrocampista e capitano del Brescia, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione “B-Side” in onda su Sky. Le sue parole riportate da “Bresciaingol.it”: “Dopo le due sconfitte consecutive con Como e Perugia qualche critica purtroppo era arrivata, ma noi siamo sempre stati un gruppo unito, con tanta voglia di lavorare. […]
BISOLI BRESCIA – Dimitri Bisoli, centrocampista e capitano del Brescia, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione “B-Side” in onda su Sky. Le sue parole riportate da “Bresciaingol.it”: “Dopo le due sconfitte consecutive con Como e Perugia qualche critica purtroppo era arrivata, ma noi siamo sempre stati un gruppo unito, con tanta voglia di lavorare. Abbiamo preso provvisoriamente la testa della classifica, non guardiamo quella bensì il lavoro quotidiano. C’è tanto ancora da fare”.
“Ero partito in panchina poi sono tornato in campo con la fascia di capitano e segnando un gol pesante con il Lecce. L’estate è stata difficile, ci sono state tante voci su di me, io ho sempre pensato solo al campo, alla società che mi ha dato fiducia, alla città che mi ha adottato. Venivo da un infortunio che mi ha fatto saltare il play off della scorsa stagione e la preparazione estiva. Sono partito dalla panchina perchè lo meritavo, non ero in forma, non mi ha fatto male quella panchina, anzi. Abbiamo una rosa con tanti giocatori che hanno voglia di emergere, di giocare, era giusto che giocassero loro. Nelle ultime due settimane ho giocato, mi sono sentito in forma dopo che avevo fatto un’analisi su come stavo facendo. Ora entriamo in una fase cruciale dove ci aspettano otto partite importanti per dare continuità ai nostri risultati”.
“Io bresciano acquisito che portava la spesa agli anziani durante la pandemia? Brescia ormai è la mia città. Sono stato adottato, ho sentito il dovere di fare quel gesto e l’ho fatto con il cuore. Ho aiutato una società di volontariato che si occupava di questo. Facevo la spesa, consegnavo il tutto a un ragazzo di nome Giorgio e lui la portava agli anziani. Ma anche i miei compagni hanno fato tante iniziative con l’ospedale Civile anche se non è uscito nulla. Lo facciamo spesso con Monsignor Paganini. Vogliamo amalgamare città e sport, creando un’unione di forze”.