Ternana, la redenzione di Partipilo: “Stavo per smettere di giocare ma non mi sono mai arreso!”
TERNANA REDENZIONE PARTIPILO – Anthony Partipilo, ala offensiva della Ternana, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di gianlucadimarzio.com. Il classe 1994 si è raccontato, dall’inizio della sua giovane carriera fino ad oggi. Il 27enne, una delle rivelazioni di questo inizio di stagione (miglior assist-man) e si è lasciato andare raccontando la sua storia, dal […]
TERNANA REDENZIONE PARTIPILO – Anthony Partipilo, ala offensiva della Ternana, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di gianlucadimarzio.com. Il classe 1994 si è raccontato, dall’inizio della sua giovane carriera fino ad oggi. Il 27enne, una delle rivelazioni di questo inizio di stagione (miglior assist-man) e si è lasciato andare raccontando la sua storia, dal Bari Adriatico Faro alla Serie B.
Ecco le sue parole:
Sui tatuaggi: “Erano la mia passione, ora però ho smesso perché i miei figli vogliono copiarmi in tutto e poi è un casino”.
Sul nome: “Mio padre andava al San Nicola e tra primo e secondo tempo lo speaker diceva sempre questa pubblicità ‘Anthony, Anthony, Anthony, l’orologio degli sportivi!’. Lui voleva chiamarmi Damiano, come mio nonno, ma siccome in famiglia siamo numerosi e ce n’erano già tanti, ha scelto il nome Anthony. Io poi ho chiamato mio figlio come lui, Vito. Mio zio che mi portava ogni sabato a vedere la partita. Io però in realtà sono interista e all’epoca mi piaceva tantissimo Ronaldo il Fenomeno”.
Su Buffon: “Alla Carrarese a fine campionato dovevamo salvarci e Buffon (ai tempi proprietario del club) aveva già vinto il campionato con Juventus e si era fatto dare il permesso per venire a vederci. Me lo sono ritrovato davanti in spogliatoio e ci siamo scambiati due chiacchere”.
Sulla scelta del Cluj: “In realtà quell’anno dovevo restare. Nicola puntava su di me ma gli ultimi giorni di trattative sono arrivati 3-4 attaccanti di categoria. Avrei trovato meno spazio e, visto che il calciomercato era già finito, ho accettato l’offerta dalla Romania il 7 settembre consigliato anche dal ds Zamfir. Purtroppo, non ho mai giocato. Ma è stata un’esperienza che mi ha fatto crescere. Avevo anche il pensiero di mia moglie incinta quindi sono tornato e ho rescisso con il Bari”.
Sulla possibilità di smettere di giocare: “Eravamo una squadra di ragazzini e ci siamo salvati. In quel momento stavo pensando di smettere, stavo per avere un bambino e dal lato economico non riscontravo nulla. Poi sono arrivati Tateo e Narcisi, i miei agenti, ed è riiniziata la scalata. L’anno dopo il presidente Canonico ha comprato il club, hanno rifatto la squadra e abbiamo vinto il campionato. Io ero l’unico rimasto dall’annata precedente”.
Oggi Anthony Partipilo è il miglior assistman della Serie B e quando ci sono i suoi bonus la Ternana ha perso solo una volta. Dall’idea di ritirarsi fino alla rinascita personale e delle Fere, con cui è stato anche protagonista della vittoria del campionato di C: “Con Cesar Falletti ho vinto la classifica marcatori ma inizialmente per motivarmi avevamo fatto una scommessa, se avessi segnato almeno 15 gol mi avrebbe fatto un regalo. Così è stato, poi alla fine non mi importava chi ce l’avrebbe fatta, l’importante era arrivare insieme all’obiettivo”. Vi ricordate il tattoo? Non arrenderti mai perché quando pensi che sia tutto finito è il momento in cui tutto ha inizio.