Lecce, Sticchi Damiani: “Con questa maglia non si scherza, rappresentiamo tutto il Salento”
STICCHI DAMIANI LECCE – Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce, è intervenuto a margine della prima puntata della docs-serie sul club giallorosso presente su Epico Play, raccontando le proprie emozioni. Le sue parole riportate da “PianetaLecce.it”: “Il mio primo ricordo in questo stadio risale al 1985, l’anno della prima promozione in Serie A. Avevo 10 […]
STICCHI DAMIANI LECCE – Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce, è intervenuto a margine della prima puntata della docs-serie sul club giallorosso presente su Epico Play, raccontando le proprie emozioni. Le sue parole riportate da “PianetaLecce.it”: “Il mio primo ricordo in questo stadio risale al 1985, l’anno della prima promozione in Serie A. Avevo 10 anni e mio padre mi portava al Via del Mare spesso. Ricordo che una sera mi disse di andare a vedere i lavori allo stadio e venimmo a vedere questa casa piano piano ristrutturata. Non avrei mai pensato che sarebbe diventata un po’ anche casa mia”.
“Il Lecce è la squadra di tutto il Salento e questo noi lo sentiamo. È anche la squadra dei leccesi sparsi nel mondo, che sentono il legame in maniera incredibile. Assistere ad una partita in trasferta al nord ti dà la sensazione di salentini. Ho visto gente fare sacrifici incredibili per seguirci. Un ricordo nitido è il pre-gara con la Paganese. Arrivai allo stadio con grande anticipo e da solo mi sono seduto sullo spogliatoio sapendo che i sei anni di C stavano per passare e io sentivo tutta sulle mie spalle la responsabilità. Dallo spogliatoio già si sentiva la curva. L’impostazione che noi diamo è far capire ai giocatori dove sono arrivati, che storia ha la maglia. Cerchiamo di far conoscere la storia del club, dobbiamo far capire che con questa maglia non si scherza.
Non è frequente che in una squadra si crei un clima familiare. Nel calcio ci si misura ogni domenica con vittorie e sconfitte. Mi dicevano che con un clima troppo familiare sia difficile vincere, a noi è successo per due volte così”.