A “Grifo Stadium” si è analizzata Perugia-Ternana
“GRIFO STADIUM” PERUGIA TERNANA – Nel corso della trasmissione del Direttore di Tef Channel Giulio Nardi “Grifo Stadium” si è analizzato il derby Perugia–Ternana 1-1, con ospiti Elio Clero Bertoldi del Corriere dello Sport, il tecnico Cristiano Silveri, Carmine D’Argenio di Pianeta Serie B e la giornalista di Tef Channel Paola Costantini. Primo tema passato […]
“GRIFO STADIUM” PERUGIA TERNANA – Nel corso della trasmissione del Direttore di Tef Channel Giulio Nardi “Grifo Stadium” si è analizzato il derby Perugia–Ternana 1-1, con ospiti Elio Clero Bertoldi del Corriere dello Sport, il tecnico Cristiano Silveri, Carmine D’Argenio di Pianeta Serie B e la giornalista di Tef Channel Paola Costantini.
Primo tema passato in rassegna da Bertoldi, il predominio del primo tempo da parte del Perugia in cui però c’è stato il peccato originario di non aver reso copioso il vantaggio. Poco male vista la media punti biancorossa in questo campionato che è di 1,5, che in proiezione porterebbe a 57/58 finali, laddove la media salvezza è stata stabilita da quelli bravi in matematica tra i 43 e 46 punti. A richiesta dei tifosi da casa non si poteva che iniziare poi con il caso Vanbaleghem: era rigore o meno a fine gara in favore della Ternana su quel fallo di mano seguito da coscia? Per il tecnico Cristiano Silveri anche il Perugia avrebbe contestato a parti invertite, perché c’è troppa discrezionalità affidata all’arbitro. Per Carmine D’Argenio non è cosi netto come vorrebbero i tifosi della Ternana. Per Paola Costantini è difficile che l’interpretazione sia sempre uguale per tutti gli arbitri, sottolineando poi come si sarebbe dovuta interrompere gara per 20 minuti per stabilire se fosse rigore o meno. Invece in campo tutto avviene in pochi secondi. Elio Bertoldi considera come si parli di 30 centimetri tra il tocco del corpo e quello della mano. In questo lasso di tempo non c’è possibilità alcuna di intenzionalità. Gli arbitri se sono bravi daranno sempre la stessa risposta su episodi analoghi, ma non escludo che su un certo numero di arbitri ve ne sia un tot che interpreterà in maniera diversa. Si potrebbe gridare allo scandalo solo se lo stesso Guida interpretasse diversamente il medesimo episodio. Il Direttore Giulio Nardi conclude che proprio per questo non si crea nessun vincolo per le prossime gare, come invece auspicava in qualche modo l’allenatore della Ternana Lucarelli a fine gara. Si è passati poi al punto di vista tattico del match con Cristiano Silveri: Lucarelli ha rimediato nel secondo tempo. Ha lasciato alti tutti e quattro gli attaccanti per tenere bassi gli esterni del Perugia. Dalla sua l’attenuante per il primo tempo non all’altezza; è che non aveva disponibili per gli interi novanta minuti nè Partipilo nè Palumbo. Alla luce della prima analisi Elio Bertoldi chiede: “Più bello il primo tempo del Perugia o il secondo della Ternana?” Silveri ritiene la differenza tutta nella coralità e collettività che è la base del Perugia, laddove la Ternana fa la differenza maggiormente sulla qualità dei singoli. Nardi, sulla scorta delle considerazioni di Silveri sente di dire che ha più valore quello del Perugia, al di là della bellezza in sè. Carmine D’Argenio dà un giudizio complessivo sui 90 minuti, facendo prevalere su tutto e tutti la difesa perugina che sta vincendo il duello di settore con i migliori reparti d’attacco della cadetteria, non ultimi quello del Parma e della stessa Ternana. Si è poi passati alle lacune da colmare nell’imminente calcio mercato di riparazione. Per Silveri manca sicuramente qualità: “Lisi per esempio ha tantissima quantità, ma negli ultimi 20/30 metri, anche nel saltare l’avversario e quindi nell’uno contro uno, può far meglio. Questo resta soltanto un esempio”.
Il conduttore di trasmissione Giulio Nardi introduce il discorso esuberi: “Se pensiamo a Sounas cosi come a Murgia, prima delle entrate dovrebbero esserci le uscite”. Se murgia dovesse trovare una condizione atletica convincente non credo che Alvini sarebbe autolesionista: il giudizio del giornalista Clero Bertoldi. Carmine D’Aregnio: “Sicuramente nel reparto avanzato c’è bisogno di assortire, perchè, infortunio di Carretta a parte, ad oggi c’è poca profondità nella scelta se solo si consideri il poco impiego di Bianchimano innanzitutto ma anche di Murano stesso. C’è da mettere mano a partire dalla trequarti un sù, in qualità e quantità. Mentre benissimo il reparto difensivo. Buono il centrocampo. Per Cristiano Silveri manca la qualità dell’ultimo passaggio che faccia fare agli attaccanti, gli attaccanti, senza doversi spendere cosi tanto a ripiegare, perché non giungono in avanti supporti di qualità dall’immediata retrovia. Non c’è bisogno di altri attaccanti perché la rifinitura di qualità può arrivare da un trequartista ma anche da un esterno piuttosto che da una mezz’ala o da altro ruolo che si voglia. L’importante è che arrivi elemento di qualità, perché sennò sei sempre punto e a capo con la stessa problematica.
Elio Clero Bertoldi chiosa che dietro agli attaccanti, le sostituzioni di quelli che dovrebbero garantire questo benedetto ultimo passaggio non sono all’altezza della qualità di prime scelte. Non poteva mancare nel finale l’incognita del Covid che incombe sulle prossime giornate di campionato a partire proprio dal Perugia, che dovrebbe andare a Monza. Ma considerando il rinvio nell’ultimo turno della gara dei brianzoli con il Benevento e la quarantena della squadra, va da sè che il condizionale mai come in questo caso è d’obbligo.