Delio Rossi: “Serie B equilibrata, rosa e bomber faranno la differenza. Necessaria la riforma dei campionati”
DELIO ROSSI SERIE B – Delio Rossi, navigato allenatore e grande conoscitore della Serie B, ha analizzato l’attuale campionato cadetto soffermandosi su quei fattori che, alla fine, potranno risultare decisivi. Queste – come riporta il Corriere dello Sport – sono le sue parole: “La Serie B ha avuto un’evoluzione importantissima. Anche rispetto allo scorso anno. […]
DELIO ROSSI SERIE B – Delio Rossi, navigato allenatore e grande conoscitore della Serie B, ha analizzato l’attuale campionato cadetto soffermandosi su quei fattori che, alla fine, potranno risultare decisivi. Queste – come riporta il Corriere dello Sport – sono le sue parole:
“La Serie B ha avuto un’evoluzione importantissima. Anche rispetto allo scorso anno. Adesso si tende maggiormente a costruire e meno a contenere gli avversari. E’ merito anche degli allenatori. Ci sono tanti profili di livello, tanti hanno anche conosciuto la Serie A. Come al solito, però, la differenza la faranno i gol. Avere in rosa giocatori da doppia cifra potrà risultare decisivo. Non a casa il Lecce è davanti, con Coda e Strefezza in cima alla lista cannonieri. Anche Lapadula a Benevento e Charpentier a Frosinone potranno risultare decisivi. Altre squadre puntano invece sul collettivo, penso a Brescia, Pisa e Cremonese. Lucca è molto giovane, deve maturare. Con una struttura fisica come la sua è necessario essere sempre in condizione per mantenere picchi elevati. Giocare con questa frequenza non aiuta. Il calendario fitto di ripetuti impegni non aiuta. Ma il Covid ha stravolto tutto. Basti pensare alla regola dei 5 cambi. Tutte le novità tecnologiche sono ben accette. Ben venga il Var. E’ un peccato che l’Italia non abbia approfittato di questo periodo per operare la riforma dei campionati. Io avrei optato per una Serie A a 18 squadre, e una B con due gironi da 20 squadre. Poi solo semiprofessionismo. Serie C? Il sistema non può mantenere 60 squadre di C senza ricavi. Non è giusto che le conseguenze ricadano sui dipendenti. Ad oggi io studio e mi tengo al passo con i campionati italiani e stranieri. Aspetto che qualcuno mi chiami.”