Spal, Colombo: “Sono cresciuto dentro e fuori dal campo, sto lavorando per arrivare ai livelli alti”
SPAL COLOMBO CAMPO – Lorenzo Colombo, giovanissimo bomber della Spal di proprietà del Milan, sta vivendo la sua prima stagione da titolare nel campionato cadetto, dopo l’esperienza del campionato passato con la maglia della Cremonese. Dopo un inizio di campionato entusiasmante, condito da sei reti, la costanza realizzativa è andata perdendosi. Il centravanti classe 2002 […]
SPAL COLOMBO CAMPO – Lorenzo Colombo, giovanissimo bomber della Spal di proprietà del Milan, sta vivendo la sua prima stagione da titolare nel campionato cadetto, dopo l’esperienza del campionato passato con la maglia della Cremonese. Dopo un inizio di campionato entusiasmante, condito da sei reti, la costanza realizzativa è andata perdendosi. Il centravanti classe 2002 ha raccontato la sua visione dei fatti in una lunga intervista comparsa nell’edizione odierna di Tuttosport:
Hai avuto un inizio esplosivo con sei gol nelle prime quindici di campionato e questo ti ha reso subito uno dei preferiti dei tifosi. Ti aspettavi di riuscire ad essere così decisivo fin da subito? “Siamo partiti forte, le sensazioni in generale erano molto positive. La voglia di fare bene era alta e personalmente mi sentivo davvero in forma sia mentalmente che fisicamente. Riuscivo a rendere per quello che erano anche le mie sensazioni. Sono riuscito a dare il mio contributo al meglio e ad aiutare la squadra: che sicuramente è la cosa più importante e va messo sempre al primo posto.”
La maggior parte di questi gol (5 su 6) sono arrivati in casa, diciamo che ti piace particolarmente segnare al Mazza: “Esatto (ride, ndr.), direi di sì.”
Nell’ultimo periodo però manca la realizzazione sotto porta, cos’è successo? “Dal mio punto di vista non è successo niente. Sono comunque un 2002 ed è il mio primo anno in una prima squadra. Sono consapevole delle mie capacità, ma sono anche cosciente di quello che mi serve per migliorare per poter arrivare ad un livello più alto. Sto lavorando duramente per riuscirsi. La mia decisione di scendere in Serie B è stata presa per questo motivo: sapevo che probabilmente le difficoltà sarebbero state più alte, ma anche i miglioramenti. Qui potevo avere quel passo in più anche rispetto alla Serie A, sia al livello professionale sia umano. Ovviamente manca il gol, ma comunque mi concentro sul dare una mano alla squadra e lavorare bene, sempre al massimo. Poi questi momenti ci sono e fanno crescere, fanno parte del percorso e tu devi essere consapevole che possano accadere. Se ti prepari prima la vivi meglio.”
Venturato ha dichiarato pubblicamente di averti visto un po’ scarico fisicamente e mentalmente, è successo qualcosa in particolare? “Non è successo nulla, è solo un momento in cui mi viene più difficile dare un contributo più importante alla squadra e questa è una cosa che fa arrabbiare pure me. L’allenatore ha detto così perché mi ha visto realmente in questo modo. Si tratta della sua opinione che rispetto e cerco di tenermela stretta perché sicuramente voleva dirmi qualcosa. Ascolto quello che mi dice e cerco di migliorarmi con il lavoro di tutti i giorni, dando sempre il massimo, ogni volta che varco la soglia del centro sportivo.”
Giunto alla tua seconda stagione in Serie B si può fare un primo bilancio complessivo di questa esperienza tra Cremona e Ferrara? “In questo primo bilancio posso dire che mi sento cresciuto in modo esponenziale sia dentro al campo sia fuori. Si tratta di una crescita importante per me, sono anche andato a vivere da solo lontano dalla famiglia che non mi era mai successo. Dentro il campo invece ho iniziato a scontrarmi con un calcio molto più fisico e duro. Sto imparando anche ad affrontare momenti di difficoltà come questo. A Cremona non è andato tutto splendidamente bene e qui invece le cose sono appunto migliorate. Sono tranquillo e c0nsapevole della mia maturazione in questo periodo.”
Il tuo ottimo inizio di stazione ha indotto tanti tifosi del Milan ad avere grandi aspettative su di te, come la vivi? “Io al momento penso alla Spal. Ovviamente il Milan è un pensiero e un sogno ma per adesso resta a parte. Non ci penso tanto e sono convinto che se me lo meriterò probabilmente ci tornerò. La cosa importante è prepararsi al meglio, cercando di riusicre a migliorare le proprie lacune per poi poter essere un giocatore migliore in futuro.”
A giugno Spal e Milan ragioneranno sul tuo futuro, ti piacerebbe rimanere a Ferrara? “Il mio futuro passa dal Milan perché io sono qua in prestito secco. Sinceramente non ci sto neanche pensando perché ho la testa proiettata a finire bene questa stagione. Per il futuro poi ci sarà tempo.”
Sulla sua famiglia: “La mia famiglia ha un ruolo fondamentale per me. La mancanza non la sento perché penso che quello di andare via di casa sia un passaggio che si debba fare arrivati ad un determinato momento della vita. Io l’ho fatto molto volentieri. La mia famiglia mi è stata vicinissima. Ha fatto tantissimi sacrifici e li devo ringraziare per tutto, anche per il modo di pensare che mi hanno trasmesso: quello che sono oggi è molto merito loro.”
Quali sono i tuoi obiettivi con la maglia azzurra dell’Under 21? “Più che i miei obiettivi dobbiamo parlare di obiettivi di squadre. L’Under 21 è un po’ di anni che cerca una vittoria agli Europei che anca dal 2001. Siamo un bel gruppo e lavoriamo bene, tanti stanno facendo bene nei club. E’ una squadra decisamente preparata e vogliosa di fare bene.”
Sei stato il primo ad entrato in un progetto molto ambizioso che vede a capo Emis Killa nel suo Icons Club, cosa rappresenta per te questa piattaforma? “Questa piattaforma rappresenta un modo per farmi conoscere per qualcosa di diverso rispetto a quello che è il campo. Per far vedere meglio chi è Lorenzo Colombo quando non indossa una divisa da calcio e ha un pallone fra i piedi. Qui posso condividere quelle che sono le mie passioni e i mie hobby. Secondo me è anche un modo carino per espandere la propria immagine.”