Lupo sull’addio all’Ascoli: “Mi piace fare certe cose e assumermene le responsabilità”
LUPO ASCOLI SERIE B – L’ex direttore sportivo dell’Ascoli Fabio Lupo ha parlato alla Palermo Football Conference del suo addio ai bianconeri. Queste le sue dichiarazioni, riportate da Tuttomercatoweb.com: “Al di là del mio carattere, sono un professionista a cui piace fare le cose in una certa maniera e assumerne le responsabilità, ma purtroppo la figura del direttore sta diventando […]
LUPO ASCOLI SERIE B – L’ex direttore sportivo dell’Ascoli Fabio Lupo ha parlato alla Palermo Football Conference del suo addio ai bianconeri.
Queste le sue dichiarazioni, riportate da Tuttomercatoweb.com:
“Al di là del mio carattere, sono un professionista a cui piace fare le cose in una certa maniera e assumerne le responsabilità, ma purtroppo la figura del direttore sta diventando una figura di compromesso nell’operabilità e col passare degli anni fai sempre più fatica a trovare un compromesso e allora o ti imponi e dai fastidio a chi sta intorno oppure arriva il momento di rottura e a volte capita, come quest’anno con una squadra che stava andando e sta andando, di dimettersi. Io ho la fortuna di stare qui da 40 anni, non sono il più ricco di tutti, ma apprezzo quel che ho e non ricerco quello che non ho. Ho la possibilità di essere felice in primis con me stesso e tutto questo mi porta a fare scelte anche drastiche oppure di avere atteggiamenti intransigenti che portano alla rottura come successo a Venezia. Sabiri? Lo avevo detto in tempi non sospetti, anche privatamente, che è un giocatore che se capisce che ha l’occasione giusta per far valere le sue qualità allora è un giocatore che può fare la Serie A bene come sta facendo. Lui voleva accettare un’offerta da un club arabo, che fra l’altro non rispettava le nostre richieste, e abbiamo discusso per questo perché gli ho spiegato che lui non doveva andare là perché a 25 anni puoi affermarti in un campionato importante in Europa. Lui era il primo a non credere che potesse arrivare l’occasione in Serie A, ma quando poi ha fatto l’esordio ci siamo sentiti e gli ho sottolineato che avevo ragione. Non mi sorprende perché ha qualità, struttura, capacità, corsa, ha un calcio da Champions League e ha tutto per giocare a buonissimi livelli”.