Monza, Galliani: “Questo club è la storia della mia vita. Dobbiamo essere grati a Berlusconi”
ADRIANO GALLIANI MONZA – Adriano Galliani, Amministratore Delegato del Monza, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano Il Cittadino, nel corso della quale ha toccato diversi temi riguardanti i brianzoli. Monza, Galliani in vista del Derby Inevitabile menzionare il derby che, il prossimo 3 aprile, il Monza disputerà contro il Como: “Il derby è la […]
ADRIANO GALLIANI MONZA – Adriano Galliani, Amministratore Delegato del Monza, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano Il Cittadino, nel corso della quale ha toccato diversi temi riguardanti i brianzoli.
Monza, Galliani in vista del Derby
Inevitabile menzionare il derby che, il prossimo 3 aprile, il Monza disputerà contro il Como: “Il derby è la partita più sentita del campionato: 60 anni fa andavo in trasferta in treno con il bandierone sulle spalle“.
Parla Galliani
L’AD prosegue parlando dell’importanza della rosa ampia, da sfruttare in questo rush finale: “Sono sempre stato fautore della panchina lunga. Il mio amico Dan Peterson mi diceva che nel basket le partite si vincono con i primi 5, gli scudetti e le coppe con i secondi 5. Nel basket, come nel calcio, le statistiche dei punti che arrivano da chi è in panchina sono lì da vedersi e anche il Monza ha segnato come nessuno con i subentri. Il turnover sta dando risultati.
La causa del nostro appannamento è stato il Covid. Non ci siamo allenati per un mese, tra isolamento e vacanze programmate. E al rientro in campo a gennaio abbiamo pagato l’inattività: quando il campionato era fermo, gli altri si allenavano. Noi eravamo ognuno a casa propria“.
Galliani su Brocchi
Galliani dedica poi una parentesi a Cristian Brocchi, ex allenatore del Monza e ora alla guida del Vicenza: “Con noi Brocchi ha vinto un campionato di C e portato il Monza al suo migliore risultato di sempre, un terzo posto in B. So che poi può risultare facile dimenticarsi di un terzo posto, ma non capisco perché molti ce l’avessero con lui.
Brocchi ha detto che questo Monza è più forte di quello della scorsa stagione? Sì, lo dimostrano anche gli investimenti fatti per la rosa. Ma pure il campionato è più difficile dello scorso anno, sono subentrate nuove proprietà, è aumentata la competitività. C’è più divario tra le prime e le ultime. Ora siamo 4 squadre in tre punti, con Brescia e Benevento che si possono riavvicinare. Dobbiamo stare attenti ai confronti diretti“.
Galliani sul gruppo
Ancora Galliani: “Se secondo me qualcuno ha reso oltre le aspettative? Non voglio avere figli o figliastri. Solo dopo essere andato via dal Milan ho detto che Van Basten era stato il più grande che avevamo avuto. Io pranzo con la squadra in tutte le vigilie casalinghe e ormai so interpretare gli sguardi dei giocatori: posso dire che c’è un bel gruppo, unito, senza fazioni o invidie. Si rema tutti verso l’obiettivo.
Questo è uno dei meriti di Stroppa? Certamente. C’è anche da dire che abbiamo scelto delle brave persone, ma quando i ragazzi si comportano bene – come nelle famiglie – il merito è di mamma e papà, quindi dell’allenatore del suo staff. Poi capita che se perdi una partita tutto sembri svanire. Ma non è così. Cosa vorrei a luglio per il mio compleanno? Ma no, non parliamo di regali. Serve solo concentrazione, voglia e speranza. Io che sono nato al San Gerardo vecchio e frequentavo l’oratorio del Carrobiolo dico che l’amarezza sta nel vedere che quasi tutte le città di Lombardia sono state in A: oltre alle milanesi, a Bergamo e Brescia, anche Mantova, Como, Lecco, Varese, Legnano e Busto Arsizio“.
Galliani, parole d’amore per il Monza
Galliano conclude così: “Il Monza è la storia della mia vita. Quindi dobbiamo essere grati a Silvio Berlusconi degli investimenti che sta facendo. Ricordiamoci da dove siamo partiti: abbiamo trovato un disastro atomico, sono stati investiti 13 milioni in opere a stadio e centro sportivo, che ora sono molto belli“.