Le voci di mercato su Benedyczak, la riforma chiesta da Guarascio, la carica di Ursino per la salvezza: il venerdì di Serie B
SERIE B – All’indomani del fragoroso tonfo dell’Italia, sconfitta dalla Macedonia del Nord e nuovamente non qualificata ai Mondiali, parlare di Serie B è più difficile. Nonostante questo, notizie rilevanti riguardo il campionato cadetto sono comunque emerse. In casa Parma tiene banco una possibile partenza in estate di Adrian Benedyczak, attaccante dell’Under 21 polacca che bene si sta comportando in termini di […]
SERIE B – All’indomani del fragoroso tonfo dell’Italia, sconfitta dalla Macedonia del Nord e nuovamente non qualificata ai Mondiali, parlare di Serie B è più difficile. Nonostante questo, notizie rilevanti riguardo il campionato cadetto sono comunque emerse. In casa Parma tiene banco una possibile partenza in estate di Adrian Benedyczak, attaccante dell’Under 21 polacca che bene si sta comportando in termini di partecipazione e di gol. A proposito del KO degli Azzurri ha detto la sua anche il presidente del Cosenza Eugenio Guarascio, che individua nella riforma dei campionati e dunque anche della B la panacea dei mali che opprimono il sistema calcio italiano. Tornando più propriamente al terreno di gioco, il ds del Crotone Giuseppe Ursino ha tenuto una conferenza intrisa di fiducia circa le chance di salvezza dei Pitagorici.
Le voci di mercato su Benedyczak
Gioiellino di Iachini, Adrian Benedyczak sorprende e convince anche quando non gioca con la maglia dei crociati. Il classe ’00 è arrivato a sei gol con il Parma in campionato, otto (con quello di ieri sera) in Nazionale e ora l’Atalanta lo segue attentamente. Il diretto sportivo della Dea, Giovanni Sartori, nella partita contro la Spal era al Tardini per guardarlo da vicino. Lo riporta ParmaToday.it.
La riforma chiesta da Guarascio
Eugenio Guarascio, presidente del Cosenza, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai canali ufficiali del club calabrese commentando l’eliminazione dell’Italia dalle qualificazioni per il Mondiale in Qatar: “La seconda esclusione consecutiva della Nazionale italiana dal Campionato Mondiale è un duro colpo per il nostro calcio e la conferma che stiamo sbagliando molto, non da ora, ma da diversi anni. Oggi paghiamo le conseguenze di errori commessi in passato quando abbiamo permesso che il nostro calcio perdesse la sua identità e non abbiamo messo in campo nessuna misura per arginare l’emorragia di talento che il nostro Paese ha sempre assicurato”.
“Da questa disfatta si riparte soltanto ricostruendo radicalmente il sistema, con riforme anche drastiche, capaci di rilanciare il calcio italiano. Una fase avviata dal Presidente Gravina che ha ben chiare le criticità esistenti e gli ambiti di intervento. La riforma della Serie B, ad esempio, diventa impellente per aumentare le chance di centinaia di giovani atleti che oggi faticano ad emergere. La centralità dei settori giovanili deve essere valorizzata attraverso investimenti e lavoro di qualità, perché è fondamentale salvaguardare i talenti italiani e permettere che molti di loro si cimentino con il calcio vero. Bisogna avere coraggio, lavorare per l’Italia del futuro, sulle strutture, sulle regole e sul ruolo nefasto che giocano figure sempre più invadenti nel rapporto tra società e calciatori“.
La carica di Ursino per la salvezza
Giuseppe Ursino, direttore sportivo del Crotone, è intervenuto in conferenza stampa analizzando il momento complicato dei pitagorici, penultimi in classifica. Le sue dichiarazioni: “Io sono sempre stato ottimista, inoltre le prestazioni della squadra ci lasciano ben sperare, visto che ce la siamo giocata alla pari anche con chi è in lotta per la promozione diretta. Sono convinto che il Crotone abbia la possibilità di ripetere un altro miracolo sportivo. Saranno decisive le prossime tre partite, in cui dovremo puntare ad ottenere il massimo per avvicinarci il più possibile a chi ci precede e poi giocarci il tutto per tutto nelle ultime gare.
È vero, c’è stato un passo in avanti in termini di prestazioni. E proprio per questo oggi abbiamo bisogno della nostra gente, del nostro pubblico che negli anni è sempre stato al nostro fianco, costruendo insieme imprese che mai avremmo immaginato. Il Crotone è un patrimonio di tutti e in queste poche partite che rimangono ognuno deve fare la propria parte: io credo fermamente in un altro miracolo sportivo”.