Reggina, l’ex dg Tempestilli: “Dimissioni? Un signore non riferiva gli incassi del negozio del club. Sono stato minacciato fisicamente”
TEMPESTILLI REGGINA – Antonio Tempestilli, ex direttore generale della Reggina, è tornato a parlare della sua esperienza in amaranto ai microfoni Talk Sport, su Antenna Febea, soffermandosi sulla scelta di dimettersi anticipatamente dal proprio ruolo dirigenziale e sulla situazione economica in cui verserebbe il sodalizio calabrese. Queste – diffuse da TuttoReggina.com – le sue dichiarazioni: “Perché mi […]
TEMPESTILLI REGGINA – Antonio Tempestilli, ex direttore generale della Reggina, è tornato a parlare della sua esperienza in amaranto ai microfoni Talk Sport, su Antenna Febea, soffermandosi sulla scelta di dimettersi anticipatamente dal proprio ruolo dirigenziale e sulla situazione economica in cui verserebbe il sodalizio calabrese. Queste – diffuse da TuttoReggina.com – le sue dichiarazioni:
“Perché mi sono dimesso? Il presidente ci ha provato a farmi desistere. Un signore non voleva riferire gli incassi del negozio del club e sono stato minacciato fisicamente. Io non ho problemi a dimettermi e lasciare dei soldini alla società, per fortuna ho lavorato tanto ed economicamente sto bene. Io cercavo di fare gli interessi di Gallo e della Reggina, se c’era da dire no dicevo no, non sono come altri che dice sempre si“.
Sulla difficile situazione economica del club
“É inevitabile che possano esserci stati problemi legati alla situazione della pandemia, Gallo però conosce meglio di tutti la situazione e può capire come intervenire. É preoccupante il fatto che un club possa venire penalizzato a febbraio, anche perché sono molto legato a Reggio e ho tanti amici li“.
Sulle strategie di mercato l’importanza del settore giovanile
“Non è affatto facile operare sul calciomercato. Io avrei lavorato di più sui giovani, non avrei mai puntato Iemmello, Pepito Rossi o altri calciatori avanti con l’età, ma questo l’ho detto in società, poi tocca alla proprietà avallare determinate strategie, ognuno fa le proprie scelte. L’operazione Giraudo è sicuramente importante, sperando che lo stesso sia stato contrattualizzato per almeno tre anni. Giovanili? Servono strategie e investimenti. Non avrei mai fatto partire i ragazzi alle 3 di notte (il riferimento va all’Under 17, costretta a spostarsi in pullman verso Benevento, ndr)”.