Brescia, senti Budel: “Il pubblico può essere l’arma in più”
BUDEL BRESCIA – L’ex centrocampista del Brescia, Alessandro Budel, attraverso i microfoni della Gazzetta dello Sport ha parlato della volata finale verso la A. Durante l’intervista elogia il pubblico delle Rondinelle, il quale potrebbe essere decisivo. La squadra del neo tecnico, Eugenio Corini, al Rigamonti avrà quattro sfide da affrontare e sfruttare al massimo. L’importanza […]
BUDEL BRESCIA – L’ex centrocampista del Brescia, Alessandro Budel, attraverso i microfoni della Gazzetta dello Sport ha parlato della volata finale verso la A. Durante l’intervista elogia il pubblico delle Rondinelle, il quale potrebbe essere decisivo. La squadra del neo tecnico, Eugenio Corini, al Rigamonti avrà quattro sfide da affrontare e sfruttare al massimo.
L’importanza del face to face: “Gli scontri diretti sono fondamentali, chi ne ha meno può essere avvantaggiato, ma attenzione: le squadre che hanno altri obiettivi, per esempio la salvezza, non saranno pure battibili facilmente. Prima di tutto però conta l’esperienza, bisogna essere abituati a giocare questo tipo di partite. E poi la condizione fisica, perché se non hai le gambe l’esperienza conta fino a un certo punto. Infine il pubblico: chi gioca in casa le partite decisive ed è accompagnato dall’entusiasmo è favorito, vedi il Pisa, o il
Lecce, ma anche il Brescia”.
La quota promozione: “Sarà molto alta, servono almeno 73 punti: la prima può arrivare a 75, ma la seconda almeno a 73, perché ci sono tante squadre in corsa. Se hanno corso così fino ad adesso, non possono rallentare“.
Occhio ai giovani: “Quelli d’esperienza, che in certi momenti sono decisivi. E quelli di qualità, tipo quelli di Lecce e Pisa: un valore aggiunto. Ma vedo i giovani della Cremonese e mi rendo conto che possono fare la differenza anche loro: vedi Zanimacchia”.