Crotone-Ternana, Lucarelli: “Finché la matematica non ci condanna, ci crediamo. Ci aspetta una partita difficile”
LUCARELLI TERNANA CROTONE – Cristiano Lucarelli, tecnico della Ternana, analizza in conferenza stampa la gara di domenica contro il Crotone. Queste le sue parole, riportate da ternananews.it: SULLE 5 PARTITE RIMANENTI: “Il dovere c’è sempre anche se non ci fosse la speranza di fare qualcosa impronosticabile. Quel dovere deve esserci sempre. Lavoriamo pensando al futuro cercando di migliorarci. […]
LUCARELLI TERNANA CROTONE – Cristiano Lucarelli, tecnico della Ternana, analizza in conferenza stampa la gara di domenica contro il Crotone.
Queste le sue parole, riportate da ternananews.it:
SULLE 5 PARTITE RIMANENTI: “Il dovere c’è sempre anche se non ci fosse la speranza di fare qualcosa impronosticabile. Quel dovere deve esserci sempre. Lavoriamo pensando al futuro cercando di migliorarci. Come staff è il secondo giorno consecutivo che facciamo lunghe riunioni perché stiamo già avanti sotto tanti punti di vista: nell’organizzazione, nelle valutazioni e ogni partita che mancherà da qui alla fine sarà un altro elemento di valutazione. E’ un dovere mantenere la fiammella accesa seppur al cospetto di un calendario difficilissimo. Affrontiamo tutte squadre che lottano per rimanere per la zona playoff o vincere il campionato. Non è semplice. Lo sappiamo tutti o mi auguro che lo sappiamo tutti. Abbiamo il dovere morale di fare il massimo nelle prossime 5 partite”.
TANTI SCONTRI DIRETTI: “Si ma è anche vero che ad oggi non ci hanno sempre sorriso, anzi. Questo è un argomento che dobbiamo affrontare. Abbiamo undici o dodici squadre con le quali abbiamo già giocato il doppio confronto o andarci a giocare. Se guardiamo i risultati ci è quasi sempre andata male. Sicuramente avrò sempre sbagliato io, però magari ci sono dei motivi che dobbiamo cercare di capire e fare delle valutazioni. Una volta, cinque volte puoi avere sfortuna. Se ti battono sempre ci saranno altri aspetti che dovremo analizzare”.
SUL CAMPIONATO: “Il campionato di B è difficile, ogni partita te la devi sudare. Però è come nei film di Rocky: al 15esimo round si alza sempre Rocky un motivo ci sarà. Non mi stancherò mai di ripeterlo la B è il campionato più incerto di quelli professionistici. La stragrande maggioranza dei presidenti prendono ad esempio il Cittadella perché nel rapporto costi-rendimento è quella che sta da più tempo in B. Bene se quest’anno è a 44 punti con noi vuol dire che stiamo davanti al campionato più competitivo degli ultimi anni. Gli alti e i bassi ci sono per tutti. C’è chi riesce a sfangarla e chi non ci riesce e resta impelagato in situazioni che nessuno di noi immaginava. Il Parma ci ha sorpassato per la prima volta mercoledì. Io li conosco i costi del Parma. E’ a normale difficoltà della B. Sono soddisfatto della stagione della Ternana. Si poteva avere qualche punto in più? Certo. Ma questo lo diciamo noi come lo possono dire tutti gli altri. Alla fine tra punti che potevi avere in più e in meno si compensa sempre. Come primo anno c’è soddisfazione. L’anno scorso abbiamo fatto una marcia trionfale e abbiamo vinto il campionato a quattro giornata dalla fine del campionato. C’è soddisfazione, non appagamento. Stiamo qui tutte le mattine per vedere cosa possiamo modificare in meglio”.
SULLA TRASFERTA DI CROTONE: “Va valutata come tutte le nostre ultime partite. A Vicenza era l’ultima spiaggia, a Parma idem così come a Ferrara. E’ un campionato diviso in tre tronconi ma in ognuno di essi le squadre sono vicinissime. Tutti avranno partite impegnative. Immaginiamoci noi nella situazione del Crotone, partita della vita ci sarebbe il Liberati pieno e tutti uniti intorno alla Ternana per cercare di esorcizzare il momento e rilanciarsi. L’organico del Crotone è pensato da una società molto competente che ha fatto la spola tra B e A lanciando tantissimi calciatori. Se hanno fatto valutazioni errate oppure è stata un’annata sfortunata sicuramente domenica ci sarà una città, uno stadio che spingerà la squadra per giocarsi le ultime chance di salvezza. Partita difficile”.
STAGIONE OLTRE LE ASPETTATIVE: “Torniamo alla vigilia delle 4 partite che ci hanno rilanciato. Se fossi venuto qua e vi avessi detto che avremmo potuto anche lottare per qualcosa di più grande avreste chiamato la neuropsichiatria per farmi ricoverare. Quando ottieni il filotto alimenti i sogni. Per fortuna non è stato rovinato nulla dalla sconfitta con il Lecce. Non faccio le tabelle ma è chiaro che alla vigilia dell’ultima giornata avrei messo tre punti al Frosinone (ha perso col Pordenone) e uno alla Ternana. Finché la matematica non ci condanna io voglio crederci”.
SULLA SCONFITTA CON IL LECCE: “Dobbiamo essere realisti. I ragazzi ci hanno provato fino al 70′. Il Lecce è stato più sornione. Ci ha contenuto nel nostro momento migliore e ha colpito quando doveva colpirci. Noi li abbiamo agevolati in questo. Rammarico però no. Abbiamo fatto anche ottime partite contro grandi squadre vedi il doppio confronto con la Cremonese. Questa è una valutazione. L’unica cosa che ho detto ai ragazzi è che pensavo che anche quando magari si capisce che la partita è compromessa per orgoglio si resta dentro la partita evitando le imbarcate. Anche questo sarà un elemento di valutazione”.
LA DIFFERENZA TRA SERIE B E SERIE C: “Magari in C per prendere 5 gol ci vogliono 20 tiri. In B 4. Abbiamo affrontato tanti giocatori bravi. Spesso ci abbiamo messo del nostro: nel primo, secondo e quarto gol. Il quarto no perché Di Mariano ha fatto una giocata importante: contromovimento e tiro che ha spaccato la porta. Tanto di cappello. Negli altri gol se oltre ad affrontare giocatori bravi ci mettiamo del nostro fa parte del valore dei giocatori che affrontiamo quest’anno”.
SULLA STAGIONE ATTUALE E SULLA PROSSIMA: “La stagione di quest’anno è stata particolare sotto tanti punti di vista. Molti giocatori sono arrivati in corsa. Sicuramente l’anno prossimo questi giocatori li avremo dal primo giorno di ritiro e sarà diverso. La squadra anche quest’anno è stata meglio dal punto di vista fisico rispetto al girone d’andata nonostante il Covid che ci ha creato problemi in fase di richiamo. La squadra è venuta fuori nel girone di ritorno. Però abbiamo tanti giocatori che gli mancano 200 km di ripetute nelle gambe d’inizio stagione. Questo l’abbiamo pagato con una serie d’infortuni. Però gli infortuni li hanno tutti. L’anno prossimo avremo questo gruppo dal primo giorno. Quest’anno il campionato finisce il 6 maggio ma non si va via subito. Si lavora, si progetta e si pensa alla prossima stagione. Vale per la squadra, vale per tutti. I giocatori faranno le vacanze che d’accordo collettivo devono fare. L’anno prossimo inizierà il campionato presto. Non potremo fare carichi importanti. Non so se cambierà qualcosa con l’Italia fuori dai Mondiali. Bisognerà anche vedere quanti giocatori della B andranno al Mondiale perché fermarci per un solo giocatore non so se è il caso di fermare un movimento intero. Io spero che sia stata valutata la possibilità di fare una mappatura dei giocatori di B che parteciperanno al Mondiale e decidere insieme, e non come accaduto a Natale, di prendere la decisione giusta”.
SULL’IPOTESI DI NON FERMARE LA B PER IL MONDIALE, VISTA L’ASSENZA DELL’ITALIA: “Mi auguro che venga fatto un ragionamento serio. Il mercato si chiuderà il primo settembre. Per quella data la LegaB avrà le idee chiare su chi parteciperà e non”.
SU IANNARILLI: “No qui voglio fare un appunto. L’unico gol su cui si può discutere è il secondo. Anche Iannarilli ne ha preso uno analogo col Como e non mi pare di aver sentito critiche. Se vogliamo analizzare eventuali responsabilità del portiere dobbiamo prendere in esame il secondo gol che è stato deviato. Sennò nel primo gol abbiamo lasciato solo in area di rigore Coda non l’ultimo della strada. Eravamo in superiorità numerica e in area dobbiamo marcare a uomo. Abbiamo subito un cross rasoterra. Per farlo passare bisognava che ai nostri difensori venisse un ictus in contemporanea. E invece è passato. Del terzo di gol di Di Mariano ne abbiamo parlato. Il quarto gol gli sono arrivati a 5 metri. Ragioniamo sul secondo, eventualmente. Ed è un gol che solitamente prendiamo. Si chiama tattica individuale. Se affronto un destro lo indirizzo sul sinistro. Se so che Strefezza quest’anno ha fatto 12 gol di cui molti da fuori area vuol dire che prima del portiere hanno sbagliato molti giocatori. Krapikas è un giocatore che negli ultimi due anni ha fatto 3 partite. Può darsi che tu non sia prontissimo. E’ la legge di tutti i secondi portieri di tutte le seconde squadre. Prendiamo un giocatore di movimento che magari fino ad oggi su 33 partite ne ha giocate 7 o 8 e poi lo faccio giocare e mi aspetto lo stesso rendimento di quello che ne ha giocate 33 non è così. Noi stiamo costruendo. Sappiamo benissimo che se mettiamo un giocatore inattivo da tempo può essere non uguale all’assente di turno. Prendetela con me. Se noi andiamo con questo principio sui giocatori si va male. Doveva giocare il terzo, perché? Se c’è un secondo gioca lui. Ci sono delle gerarchie che si costruiscono in stagione, negli allenamenti. Ho giocato con Thomas Danilevicius che è il presidente della Federazione Calcio Lituania. Mi ha detto che qui in Lituania ci si aspetta che diventi il portiere titolare della nazionale. Per noi rappresenta il portiere del futuro. Di sicuro domenica gioca Krapikas. Io con i giocatori stabilisco un rapporto umano che nel tempo mi premia. Anche se avesse sbagliato su tutti e quattro i gol con Lucarelli avrebbe giocato lo stesso. Adesso capisco perché ci sono tanti ex giocatori della Ternana in giro. Se andiamo avanti con il principio che se sbagli una volta sei morto non andiamo avanti. Se indossi la maglia della Ternana devi essere sostenuto e incoraggiato. Per come penso io il calcio per me su Partipilo (azione secondo gol) non è fallo ma se guardo il rigore che ho preso a Pisa allora è fallo. Pretendo che su Partipilo mi venga fischiato fallo. Il VAR ha funzionato molto bene nei primi due anni che è stato messo, ora inizia a funzionare un po’ meno bene. Lo dico al netto di pianti altriui ma deve esserci uniformità”.
SUL VAR A CHIAMATA DALLE SQUADRE: “No perché sarebbe difficile. Dovrebbero però spiegarci quando viene chiamato in causa. Io non ci ho capito un granché su quando entra in funzione e quando no. Ripeto: nei primi due anni gli arbitri hanno fatto molto bene. La soglia del fallo è molto bassa così come quella dei cartellini. Le indicazioni date da ex arbitri che hanno vissuto partite che iniziavano nei sottopassaggi e finiva dopo il fischio finale, mi meraviglio che l’indicazione sia questa soglia così bassa. Ho visto un sacco di cartellini rossi in tutti i campionati”.
SUL POSSIBILE RECUPERO DI AGAZZI: “Nemmeno per Frosinone. Siamo gli stessi di martedì con il dubbio di Marino. Per giocare ha bisogno di fare delle cose. Si porterà dietro questa situazione per un po’. Dovremo fare delle considerazioni anche sui recuperi fisici. C’erano rientri dopo lunghi periodi di inattività”.
SULL’EVENTUALE DIFESA A 3: “Vediamo, loro giocano con i tre attacanti. Un po’ di vlautazioni dobbiamo farle. Io vorrei giocare con un difensore in più e basta rispetto agli attaccanti. Però ci sono un po’ di situazioni da valutare. Sono aperte tutte e due le situazioni: difesa a tre o a quattro”.