Frosinone, Canotto: “Non dobbiamo mollare, ci teniamo stretto il nostro obiettivo. Qui c’è una grande società”
CANOTTO FROSINONE – L’attaccante del Frosinone, Luigi Canotto è stato tra i protagonisti della scorsa gara contro la Cremonese, battendo il rigore che ha permesso ai Ciociari di pareggiare la partita, terminata poi 2-1 per la squadra di Grosso. Il numero 27 dei Canarini è intervenuto a “Bordocampo serie B”, andata in onda sull’emittente Teleuniverso. Queste le sue […]
CANOTTO FROSINONE – L’attaccante del Frosinone, Luigi Canotto è stato tra i protagonisti della scorsa gara contro la Cremonese, battendo il rigore che ha permesso ai Ciociari di pareggiare la partita, terminata poi 2-1 per la squadra di Grosso. Il numero 27 dei Canarini è intervenuto a “Bordocampo serie B”, andata in onda sull’emittente Teleuniverso. Queste le sue parole: “Sappiamo tutti che il campionato di serie B è molto difficile, in cui nulla è scontato. Siamo andati a Pordenone, facendo una brutta figura ma poi ci siamo subito riscattati contro la Cremonese, che era la prima in classifica. Questo fa capire quanto questo sia un torneo talmente equilibrato, in cui se si infilano una serie di risultati di fila ci si ritrova lì sopra in classifica. Ogni partita si deve dare tutto per portare a casa la vittoria, perché poi il risultato alla fine è quello che più conta. Sconfitta di Pordenone? Appena iniziata la partita, nei primi sette/otto minuti abbiamo colto due traverse, quindi da dentro il campo la mia sensazione era molto positivo. Poi sinceramente da decimo minuto in poi non saprei dire cosa sia successo. Qualcosa non ha funzionato, non eravamo noi, il nostro valore lo abbiamo dimostrato nella partita di Sabato scorso. Abbiamo analizzato a fondo la partita e gli errori commessi contro il Pordenone, perché ne abbiamo fatti davvero tanti. Se si commettono tanti errori, può capitare di perdere anche con l’ultima in classifica, che comunque ha dei giocatori di qualità e che ti possono far male, uno di questi è Cambiaghi. Noi non dobbiamo mollare, sappiamo il nostro obiettivo e ce lo teniamo stretto. Punire l’avversario nelle ripartenze? Abbiamo tanti giocatori in rosa con quelle caratteristiche e per proporre quel tipo di gioco. Bisogna però capire in quel caso quale sia il terminale offensivo davanti. Nell’ultimo periodo, con l’infortunio di Charpentier e non avendo Novakovich al 100%, Ciano si è adattato benissimo in quel ruolo. Anche se conosciamo tutti le qualità di Ciano nella sua vera posizione. Noi siamo una squadra che anche con le piccole facciamo fatica ad impostare e a fare il nostro gioco. Ciò non significa che non ci siano in rosa giocatori di qualità. Se andiamo a vedere la squadra ci sono tanti calciatori bravi. Però questa è una analisi giusta, perché ci sono molti giocatori di gamba. Con la Cremonese si è visto: loro sono una squadra brava a fare la partita, ma queste compagini concedono molto nelle ripartenze. Se questo tipo di gare le si preparano bene nella fase difensiva, poi in contropiede si può essere devastanti, come lo siamo stati noi. Noi lavoriamo intensamente durante la settimana. L’anno scorso io ero a Verona e venendo a Frosinone all’inizio ho fatto un po’ di fatica per i ritmi che il mister ci chiede di tenere. Credo che se noi aspettassimo di più l’avversario nella nostra metà campo, sicuramente poi avremmo quelle caratteristiche per potergli fare molto male. Non sempre riesce quello che viene provato in settimana. E’ un aspetto su cui con il mister e tutto lo staff lavoriamo tanto. Siamo una squadra in cui la maggior parte dei giocatori sono nuovi. Una risposta a questa domanda potrebbe essere proprio il fatto di essere per la maggior parte degli elementi un gruppo rinnovato. Non nego che era da un po’ di tempo che avevo la voglia di tirare qualche rigore. Quello che mi ero procurato contro il Benevento avrei voluto batterlo, poi però si è avvicinato Ricci e l’ho lasciato tranquillamente a lui. Era nell’aria che prima poi avrei dovuto tirare qualche rigore. Quello di Sabato mi sono sentito di tirarlo e l’ho fatto. Abbiamo lasciato molti punti per strada. In alcuni casi siamo stati molto sfortunati, in altri molto ingenui. Ad inizio campionato stavo molto molto bene fisicamente. Ho avuto un leggero calo fisico nella parte centrale del campionato, infatti anche il mister mi alternava. In questo ultimo periodo mi sento molto bene. Sono un tipo di giocatore che quando va in campo deve dare tutto quello che ha, lo faccio per rispetto di tutti: tifosi e società. Questa è una grande società, la migliore forse dove ho giocato finora. Mi sento bene e cercherò di stare sempre meglio per raggiungere il nostro obiettivo e poi andarcela a giocare come sappiamo fare noi. Mi piace tantissimo il 4-3-3 ma amo il 4-2-3-1”. Avendo un giocatore dalle qualità di ciano dietro la punta, per noi esterni il 4-2-3-1 sarebbe il modulo favoloso. Il mister però fa le sue scelte e noi le accettiamo. Posso giocare sia a destra che a sinistra. Anche il ruolo di seconda punta mi piace molto. Appena sento parlare di Serie D, dilettanti, campi tosti mi vengono i brividi. So le emozioni che si provano a giocare in quelle categorie. A 16 anni ero in serie D e sapevo quanto fosse importante portare a casa i tre punti in quelle serie. Nelle categorie si vive tanto di risultati. Mi ricordo a quei tempi che se non si portavano a casa i risultati, si sarebbe fatta fatica a prendere lo stipendio a fine mese. Adesso il calcio è cambiato. Io ho fatto molti sacrifici. Non è facile andare via da casa a soli 14 anni, essere scartato a 16 anni dalla Reggina dopo che ho vissuto per tre anni in convitto da solo. Però queste sono tutte esperienze che formano. Per me il giovane di oggi deve andare a giocare, formarsi e iniziare a prendere i primi “calci seri”. Da giocatore preferirei un calciatore che gioca in D e nelle categorie inferiori, piuttosto che giocare in Primavera. La Serie D è molto più formativa. Quest’estate stavo per chiudere con un altro club. Una sera è arrivata la telefonata del mio procuratore e il Direttore (Angelozzi n.d.r.), che mi ha fatto sentire molto importante e mi ha proposto questo bel progetto triennale che deve portare il Frosinone dove merita. Contro la Ternana arà una partita tosta. Loro sono una squadra molto forte nel reparto offensivo, ma che concede molto a centrocampo e nel reparto difensivo. Se giochiamo da vero Frosinone, come sappiamo fare, potremo portare a casa sicuramente un risultato importante”.
Fonte: tuttofrosinone.com