Ternana-Frosinone, Lucarelli: “Sappiamo che appena sbagliamo è finita la corsa. Sulle presenze negli stadi…”
LUCARELLI TERNANA FROSINONE – Cristiano Lucarelli, allenatore della Ternana, ha presentato la sfida casalinga col Frosinone in conferenza stampa. Questi i suoi pensieri, raccolti da Ternananews.it: “Da quando abbiamo battuto l’Alessandria e si è aperto un pertugio abbiamo sempre detto che ogni partita è da dentro o fuori. Sappiamo che come sbagliamo è finita la corsa. Lo è questa […]
LUCARELLI TERNANA FROSINONE – Cristiano Lucarelli, allenatore della Ternana, ha presentato la sfida casalinga col Frosinone in conferenza stampa.
Questi i suoi pensieri, raccolti da Ternananews.it:
“Da quando abbiamo battuto l’Alessandria e si è aperto un pertugio abbiamo sempre detto che ogni partita è da dentro o fuori. Sappiamo che come sbagliamo è finita la corsa. Lo è questa come lo era Crotone e Cittadella e come pensavamo lo fosse Lecce. Invece non ha prodotto distanze particolari dalle altre.
Gara contro un Frosinone che, continuo a dire, mi ha impressionato soprattutto nel girone d’andata. Rimanendo in inferiorità numerica ci attaccava. Avrei scommesso che se la sarebbe giocata nel girone di ritorno. Anche loro con tutte queste gare ravvicinate che ha reso impossibile preparare le partite sono rimasti impantanati. E’ una squadra di valore. Sappiamo che lunedì non sarà facile. Vincere questa partita ci avvicinerebbe a loro con 3 partite da giocare ancora e un calendario non in discesa”.
A me scoccia leggere certe cose sulla partita contro il Perugia. Pensavo fossimo cresciuti invece. Per quello che è il campo ogni partita a suo tempo. Domani dobbiamo cercare di vincere per la Ternana a prescindere per come finirà la nostra stagione. Vogliamo finire da persone serie. Fino all’ultimo cercheremo di onorare il campionato e la maglia. A prescindere che si giochi contro la Longobarda e la Marchigiana. Sarebbe grave che la Ternana dia il massimo solo contro il Perugia. Sarebbe gravissimo per me e per la squadra. Immagino una Ternana più aperta mentalmente, proiettata ad orizzonti oltre l’Umbria.
Infortuni e recuperi? Solite situazioni fisiologiche. Questi due allenamenti serviranno per capire chi può partire dal primo minuto e chi no. Su qualcuno abbiamo le idee chiare e potrebbe aver finito il campionato. Sorensen probabilmente ha finito il campionato. Problema muscolare. E’ una lesione su una vecchia cicatrice. Cosa vecchia. I tempi sono sempre difficilmente stimabili. Presumo che se ci vogliono tre settimane possa essere terminato il campionato. Poi le varianti sono di livello tattico. Il Frosinone nelle ultime partite si è messo a specchio. A me piacerebbe giocare contro tre attaccanti con solo un difensore in più e non due. Non è escluso che si possa tornare al 4-2-3-1 perché contro un 4-3-3 vorrebbe dire duellare in tutte le zone del campo”.
Non precludo alcun modulo. Possiamo anche iniziare in una maniera e finire in un’altra. La squadra è recettiva dal punto di vista tattico. Per quanto riguarda i compiti tattici dobbiamo crescere un po’. Spesso non riusciamo a coniugare le due cose. Non possiamo permettercela con chiunque la prima mezz’ora di Crotone. Recuperare uno svantaggio in B non è facile, ribaltarlo è molto complicato. Siamo una delle squadre che realizzano di più nei primi minuti.
Per quello che ricordavo la presenza allo stadio è al di sotto delle aspettative. Non abbiamo mai avuto l’entusiasmo della neopromossa. Siamo una squadra stressata che sembra voglia centrare la A da anni. A proposito la Lega B ci dice che siamo la dodicesima squadra per monte ingaggi. Ci tengo a ringraziare lo zoccolo duro che pioggia, neve, ghiaccio e solo c’è sempre. Ci tengo a ringraziare i ragazzi che sono venuti a Crotone. Paradossalmente sono in percentuale di più quelle fuori che in casa.
Questo problema è di tutti però. In effetti sabato alle 14 è difficile venire allo stadio. La gente ha le attività, lavora, ha i figli che escono da scuola. Diventa complicato giocare a quell’ora. Da questo punto di vista, in parte mi sento di giustificare le persone. Le partite dovrebbero essere giocate in un orario in cui le invogli a venire. E’ anche vero che abbiamo giocato in orari in cui si poteva sperare di avere un’affluenza superiore. Lunedì alle 18 l’orario è perfetto. Hai fatto la scampagnata e bevuto buon vino puoi venire allo stadio. Poi starebbe a noi giustificare la spesa del biglietto con una bella prestazione.
Per me il calcio è la domenica alle 14.30. Poi mi dicono che ci sono anche le grandi squadre e c’è gente che tifa per le grandi squadre. Allora facciamole giocare il venerdì sera, il sabato sera e la domenica sera. Così siamo tutti contenti. Chi gestisce le televisioni riesce a incassare tanti soldini. In questo modo anche i dilettanti avranno i loro tifosi.
Con Falletti saremmo più su? Dalle mie parti si dice se mia nonna avesse avuto le ruote sarebbe stata un carretto. A me piace pensare che questa squadra, nonostante le tante assenze anche importanti: Partipilo in avvio, Falletti ora ha sempre trovato la forza di non piangersi addosso e di andarsi a giocare le partite senza venire in sala stampa e dire manca tizio, caio e sempronio. Questo alla luce anche delle dichiarazioni del presidente, legate alla mentalità, è un tesoretto da custodire. Ad inizio stagione sentivo parlare di Pettinari e Donnarumma e che forse sarebbe stato meglio averne uno solo. Invece no, meglio l’abbondanza.
Con il presidente parliamo spesso. Mi ha comunicato che l’anno prossimo gli unici rinforzi della squadra saranno quattro 2001. Con questi dovremo centrare il suo obiettivo. Non ho problemi a lavorare con i giovani. Nasco dal settore giovanile. Per sbilanciarmi dovrei sapere che 2001 sono. Non so in quale posizione termineremo quest’anno. Al di là della posizione di classifica sappiamo dove dobbiamo migliorarci.
Il presidente ci ha chiesto di essere autoproduttivi come società quindi di valorizzare giovani e rivenderli. Ovvio che bisogna essere convinti al 100% di vertice e vincere con 4 giovani. Bisogna capire che livello sono. Magari non arriveranno prontissimi. Chi quest’anno ha fatto bene l’anno prossimo saranno in A. Me l’ha confermato anche Luca (Leone ndr.) di questa indicazione. Sia chiaro non sto facendo polemica. A me va bene, sia chiaro. Poi però la comunicazione a contorno deve essere fatta bene”.
Rivolgo un pensiero a Morosini che ricorre il decennale. Un saluto e un abbraccio ai suoi cari che sono rimasti in pochi. Una situazione particolare la sua. Era quello che aiutava i familiari rimasti. La sua scomparsa ha fatto venire meno a tutto. L’altro pensiero non l’ho fatto subito. Un po’ come ai funerali. Voglio mandare un abbraccio al Catania e ai tifosi del Catania. Verso quella città nutro un grande affetto. Ho fatto due anni importanti. E’ la perdita di una grande piazza. Sono convinto che risalirà presto con una nuova proprietà.”