Il mea culpa di Lovisa, la penalizzazione per la Reggina e lo sfogo di Bandecchi: il martedì di Serie B
SERIE B Archiviato il turno di Pasquetta, la Serie B tornerà in campo lunedì 25 aprile con la 36° giornata. In questo “Day After” diversi sono gli spunti emersi dalle gare di ieri e non solo. Andiamo ad evidenziare i fatti più salienti nel seguente articolo Il ‘mea culpa’ di Lovisa Il Pordenone è aritmeticamente retrocesso in Serie […]
SERIE B
Archiviato il turno di Pasquetta, la Serie B tornerà in campo lunedì 25 aprile con la 36° giornata. In questo “Day After” diversi sono gli spunti emersi dalle gare di ieri e non solo. Andiamo ad evidenziare i fatti più salienti nel seguente articolo
Il ‘mea culpa’ di Lovisa
Il Pordenone è aritmeticamente retrocesso in Serie C, ed è stata fatale la sconfitta contro il Benevento. Il presidente Mauro Lovisa ha parlato in conferenza stampa, esprimendo tutto il suo disappunto per la retrocessione e assumendosi le colpe di questa stagione complicata.
Ecco le dichiarazioni del presidente rilasciate sul sito ufficiale del club:
“Dovevamo partire a mille per fargli subito gol e invece siamo partiti molli, come al solito. Probabilmente siamo scarichi e non riusciamo più a trasmettere niente a questi ragazzi, però insomma, è un’esperienza che insegnerà molto e credo di sapere quali errori siano stati fatti e sono convinto che ci servirà in futuro”.
Sulla partita
“Primo tempo squadra in bambola, senza idee, senza mordente, ragazzi vuoti, il peggior modo per abbandonare la categoria. La sconfitta ci può stare ma non in questo modo, anche ad Alessandria è successo così. Quest’anno abbiamo fatto delle scelte tecniche completamente sbagliate, e la colpa è esclusivamente mia.
“L’errore l’ho fatto io e mi prendo le responsabilità. So cos’ho sbagliato: le scelte degli allenatori. Non si può arrivare agli scontri diretti senza idee e senza mordente. La squadra deve essere viva, così no, non fa parte del mio spirito e del mio dna”.
Finire la stagione
“Bisogna finire la stagione con dignità non come oggi. Non possiamo essere questi, abbiamo perso il nostro dna nell’ultimo mese. Un bella pulizia a fine anno, rinfrescare e ripartire con entusiasmo e con un carattere diverso”.
Due punti di penalizzazione per la Reggina. Inibizione di 45 giorni per Gallo
Il Tribunale Federale Nazionale ha sanzionato la Reggina con due punti di penalizzazione in classifica da scontare nella corrente stagione sportiva.
Secondo quanto riportato da TuttoReggina il club amaranto non ha adempiuto ai versamenti Irpef e contributi INPS da marzo a ottobre 2021.
Inoltre, sono stati disposti quarantacinque giorni di inibizioni per il rappresentante Gallo. La FIGC non ha reso noto se esiste un termine per pagare queste somme e le eventuali pene in caso di ulteriore inosservanza.
Lo sfogo di Bandecchi
Al termine della gara di ieri contro il Frosinone, pareggiata dai canarini grazie ad un rigore al 96′, il Presidente della Ternana, Stefano Bandecchi si è sfogato attraverso alcuni video su Instagram.
Queste le sue parole: “Sto andando a lavorare perché io per mangiare lavoro non faccio semplicemente l’arbitro. In questa partita all’arbitro ha sbagliato tutto. Il rigore non c’è mai stato e chiunque dice che questo rigore c’era ha capito sempre meno di meno, cioè un cazzo. Detto questo Partipilo non si poteva smaterializzare e tutto il mondo ha visto che il rigore non c’era. Ma tutto quello che il mondo rimprovera all’arbitro è che comunque doveva andare a vedere il VAR che ci è costato 45 mila euro a squadra. A me piace il calcio, il gioco. Non ho niente da vincere e niente da perdere. Non mi piace quando qualcuno fa il prepotente e decide per conto suo senza usare gli strumenti tecnologici che ha a disposizione. L’arbitro ha sbagliato, la partita l’abbiamo pareggiata perché qualcuno non ha fatto bene il proprio mestiere. Tutti mi stanno dicendo che devo stare buono e zitto sennò mi potrebbero buttare fuori dal mondo del calcio. Sapete quanto cazzo ne fotte a me del mondo del calcio? Un beato cazzo. Se mi buttano fuori dal mondo del calcio vuol dire che risparmierà 23 milioni di euro e spenderò questi soldi in cose più interessanti del calcio. Nel mondo del calcio non devono buttare fuori me ma quei quattro coglioni che non capiscono nemmeno una sega di calcio. Non solo d’impresa e di politica, nemmeno di calcio. Anzi vi dico una cosa in più. Ho deciso di scendere in politica perché mi sono rotto i coglioni di continuare a vedere gli imbecilli nel posto e nel momento sbagliato. Ora anche io voglio dichiarare guerra al mondo. Voglio fare anche io come cazzo mi pare. Cioè le cose per bene. Buonanotte. Anzi buonanotte un sega. Io vado a lavorare”.