Esclusiva PSB – Capparella: “Pisa, che brutta situazione. Avellino? Vi spiego…”
Raggiunto in esclusiva dalla redazione di pianetaserieb.it l’ex calciatore di Napoli ed Avellino, Marco Capparella, ha parlato di alcune tematiche calde del campionato cadetto. Ecco l’intervista completa: E’ recente la notizia della messa in mora della società da parte dei calciatori del Pisa: da ex calciatore i fatti extra campo influenzano le prestazioni sportive o […]
Raggiunto in esclusiva dalla redazione di pianetaserieb.it l’ex calciatore di Napoli ed Avellino, Marco Capparella, ha parlato di alcune tematiche calde del campionato cadetto. Ecco l’intervista completa:
E’ recente la notizia della messa in mora della società da parte dei calciatori del Pisa: da ex calciatore i fatti extra campo influenzano le prestazioni sportive o passano in secondo piano al momento delle partite?
“Purtroppo ci sono passato in qualche situazione e non è affatto bello perchè nel calcio non tutti guadagnano milioni e tutti, con delle famiglie alle spalle, hanno bisogno di una minima solidità economica. Il ruolo più difficile lo ha l’allenatore che si vede costretto a gestire moltissime situazioni complicate, fa fatica anche a poter rimprovevare un calciatore che magari risulta essere nervoso proprio per situazioni extra campo; la gestione dello spogliatoio diventa davvero difficile. Gattuso sta dimostrando di essere un allenatore bravo e preparato per questa situazione. Per ciò che riguarda l’attenzione in campo è ovvio che si rischia di avere un calo ma quando si scende in campo c’è sempre quel pizzico di “incoscienza da bambino” che ti porta a giocare al massimo per obiettivi collettivi ed individuali”.
Parliamo dell’inizio difficile dell’Avellino: secondo te a cosa può essere ricondotta la falsa partenza degli irpini nonostante delle individualità importanti ed un allenatore preparato per la categoria?
“Per ciò che ho visto l’Avellino si è ringiovanito molto, non ha un gruppo espertissimo per la Serie B ma si sta amalgamando pian piano ed è normale aver avuto un inizio di stagione così. L’allenatore, Toscano, è bravo e preparato ed anche la piazza aiuta i giocatori e li ama come ho potuto notare nei due anni bellissimi passati ad Avellino quindi non credo sia questo il problema”.
Ricollegandoci a queste due stagioni in terra irpina volevo chiederti come hai preso le voci, all’epoca di un tuo trasferimento al Napoli 6 mesi dopo, che ti davano del traditore?
“Credo che questa notizia sia stata brutta ed anche falsa: sono andato via da Avellino in scadenza di contratto e ciò ha del clamoroso perchè dopo 11 reti in Serie B la società, che passò da Casillo a Pugliese, decise di non rinnovarmi il contratto nonostante la mia volontà di restare in Irpinia. Una volta creatasi questa situazione andai ad Ascoli e poi a gennaio mi comprò il Napoli di De Laurentiis quindi non vedo alcuna forma di tradimento da parte mia”.
Hai giocato nel Napoli con Bucchi, attuale tecnico del Perugia: ti saresti aspettato una buona carriera ed ottime doti da allenatore come il Mister sta mostrando oppure ti ha sorpreso?
“Christian è sempre stato un allenatore in campo cercando di aiutare tutti i compagni. Non mi aspettavo questo salto importante sin da subito ma se lo merita perchè ha fatto bene in C, ora sta facendo bene a Perugia e ciò dimostra la grande preparazione che ha”.