Bari, l’avv. Grassani: “Ricorso? Ecco i motivi che dimostrano l’incoerenza della FIGC”
GRASSANI BARI MULTIPROPRIETA’ – Intervenuto ai microfoni di TuttoBari.com l’avv. Mattia Grassani, legale della famiglia De Laurentiis, ha parlato del ricorso presentato dai patron del sodalizio pugliese in merito al nodo multiproprietà per il quale domani, dinanzi al Tribunale Federale Nazionale, avrà inizio un’importante battaglia: “Il ricorso presenta cinque diversi motivi sulla base dei quali […]
GRASSANI BARI MULTIPROPRIETA’ – Intervenuto ai microfoni di TuttoBari.com l’avv. Mattia Grassani, legale della famiglia De Laurentiis, ha parlato del ricorso presentato dai patron del sodalizio pugliese in merito al nodo multiproprietà per il quale domani, dinanzi al Tribunale Federale Nazionale, avrà inizio un’importante battaglia:
“Il ricorso presenta cinque diversi motivi sulla base dei quali il provvedimento della FIGC del 1° ottobre 2021, che ha imposto la definizione delle due soluzioni di ‘multiproprietà’ esistenti (Napoli/Bari e Verona/Mantova) entro il 30 giugno 2024, deve ritenersi illegittimo”.
Ecco i motivi alla base del ricorso
“Essi vertono su generali principi di diritto, italiano e comunitario, nonché sulla incoerenza del comportamento della FIGC che dapprima ha autorizzato, mediante conferimento del titolo sportivo e ammissione a tre campionati di Serie C, una determinata iniziativa imprenditoriale e successivamente, senza che siano intervenuti fatti nuovi né norme imperative di rango superiore, dopo che Filmauro ha investito decine di milioni di euro nell’attività, finisce per vietarla, attivando tale preclusione anche per le situazioni in essere. Preclusione che interviene dopo che, il 7 maggio 2021, la stessa FIGC aveva ribadito, in sede di riforma dell’art. 16bis NOIF, che per le situazioni preesistenti avrebbe continuato ad applicarsi il precedente regime normativo.”
Sull’obiettivo finale della proprietà
“E’ ovviamente quello di tornare allo status quo ante, e dunque alla possibilità per il medesimo soggetto di controllare due società, purché non appartenenti alla medesima categoria, a tempo indeterminato”.