Perugia, Alvini: “Volevamo arrivare ancora più avanti. Ho tanti ricordi di questa annata”
ALVINI PERUGIA – Il Perugia guidato da Massimiliano Alvini, ha concluso la sua regular season all’ottavo posto in classifica guadagnando anche l’accesso ai playoff. L’epilogo degli spareggi però non è andato come si sperava: i biancorossi infatti sono stati eliminati dal Brescia. Il tecnico del Grifo, ha parlato a TMW, della stagione appena conclusa. Queste […]
ALVINI PERUGIA – Il Perugia guidato da Massimiliano Alvini, ha concluso la sua regular season all’ottavo posto in classifica guadagnando anche l’accesso ai playoff. L’epilogo degli spareggi però non è andato come si sperava: i biancorossi infatti sono stati eliminati dal Brescia. Il tecnico del Grifo, ha parlato a TMW, della stagione appena conclusa. Queste le sue parole: “Giocarsi la Serie A è stata un’emozione breve perché volevo e volevamo tutti arrivare ancora più avanti. Però è stata una grande emozione, quando ci siamo visti nella griglia playoff la gioia era tanta, condivisa con il mio staff e i miei calciatori, oltre che con la società: sono contento che certe sensazioni si siano vissute. Ci sono state tante cose belle e ho tanti ricordi di questa annata. Anni fa c’erano le radioline, oggi smartphone e tablet, c’è uno schermo che unisce, ma le sensazioni rimangono poi le stesse, anche se i tempi cambiano: è stato un momento significati quell’abbraccio, come lo è stato l’urlo liberatorio condiviso anche con i nostri tifosi, e la gioia più grande è proprio che i miei ragazzi, alcuni giovanissimi, lo abbiano vissuto. E’ stata un’annata, la nostra, partita in silenzio, ma con delle belle tappe per i rapporti che si sono creati. Con i ragazzi ho sempre avuto un rapporto diretto, molto professionale, ma diretto: mi danno grande gioia le parole di Ryder. La proposta di rinnovo da parte di una società è sempre gratificante, e stavolta lo è stato ancora di più perché ha cementato maggiormente dei rapporti già bellissimi, e ci ha aiutati a finire nel migliore dei modi. La squadra ha dato davvero tutto per far si che, dopo la salvezza raggiunta già verso febbraio, si potesse arrivare al nostro secondo obiettivo, i playoff. C’è ancora molta delusione per l’epilogo della gara di Brescia, continuo a non darmi pace per il fallo fischiato sul gol di Santoro, non vedo proprio la logica di quella decisione. E’ un tormento che ho dentro, e che mi porterò dietro per tutta l’estate, perché non ho visto equità di applicazione di regolamento nel match, non mi aspettavo decisioni così errate da parte un direttore di gara molto preparato e competente. Anche patron Santopadre è molto deluso per quanto accaduto. Aver visto il nostro presidente felice è uno dei motivi di orgoglio. Mi sono divertito tanto ad allenare questa squadra con il mio staff, perché è una squadra di uomini prima ancora che di calciatori, ben allestita dal nostro direttore Giannitti. Il percorso di vita e professionale è sempre una scala. Più sali, più è alta la posta in palio. E’ stato un risultato positivo quello della stagione ormai andata in archivio, che mi lascia ancora di più la voglia di migliorarmi continuamente”.