Lecce, Sticchi Damiani: “Anche in Serie A ci attenderà un’impresa”
STICCHI DAMIANI LECCE – Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di AGI soffermandosi sulla splendida cavalcata promozione dei salentini e sui piani futuri del club. Queste – riprese da CalcioLecce.it – le dichiarazioni del numero uno giallorosso: “La Serie A è una bestia diversa dalla B, la differenza è notevole e richiede […]
STICCHI DAMIANI LECCE – Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di AGI soffermandosi sulla splendida cavalcata promozione dei salentini e sui piani futuri del club. Queste – riprese da CalcioLecce.it – le dichiarazioni del numero uno giallorosso:
“La Serie A è una bestia diversa dalla B, la differenza è notevole e richiede una iniezione di maggiore qualità. È stata una stagione incredibile e nello stesso tempo difficilissima per il livello tecnico delle squadre che sono state coinvolte nella lotta per la promozione, che si è decisa per pochi punti e all’ultima giornata”.
Sul Monza
”A Galliani mi lega un ottimo rapporto di amicizia. Faccio i complimenti al Monza. Il Pisa? Per il campionato che hanno fatto avrebbero meritato entrambe, sono due squadre di altissimo livello, tanta stima per Corrado e Galliani”.
Sui primi step in vista della prossima stagione
“In 20 giorni abbiamo fatto tantissimo, prolungato il contratto del responsabile dell’area tecnica Pantaleo Corvino e del ds Stefano Trinchera, rinnovato quello di mister Marco Baroni, rafforzato la governance del club con la nomina di un nuovo Amministratore Delegato e allargato la base sociale con l’ingresso di due soci al 10% ciascuno (Luciano Barbetta e la cordata guidata da Boris Collardi, ndr)”.
La salvezza come obiettivo prioritario
“So che anche quest’anno dovremo compiere un’impresa ma Pantaleo, che in A ritrova il suo habitat naturale, sa come si fa. Innesti di mercato interessanti? Sappiamo che, come dice Corvino, la Serie A è una bestia diversa dalla B, la differenza è notevole e richiede una iniezione di maggiore qualità, è un compito complicato ma ampiamente nelle corde di Corvino e di Trinchera. In un campionato come quello di quest’anno pieno di squadre super attrezzate non pensi mai di farcela sicuramente, tuttavia ho sempre creduto che, con i nostri valori tecnici e umani e con le nostre idee di calcio, ce la saremmo potuta giocare sino in fondo”.
Sul possibile fattore in più in Serie A
“Senza dubbio la nostra gente. I nostri tifosi sono stati fondamentali. Non a caso le vittorie più rotonde o più importanti sono arrivate con lo stadio stracolmo anche quando la situazione sanitaria ne limitava la capienza. E come non ricordare i nostri tantissimi tifosi che ci sono stati vicini anche in trasferta. Inoltre non ci hanno mai fatto sentire soli neppure nei rarissimi momenti in cui i risultati non erano quelli sperati”.
“Questa stagione è stata ancora, seppur in parte, inquinata dall’angoscia e dalla paura che la pandemia potesse in qualche modo condizionare il risultato sportivo, così come è stato lo scorso anno e ancor più nel nostro caso, due stagioni fa. Per fortuna con il ritorno dei tifosi allo stadio è tornata anche la normalità”.
Su cosa sia cambiato in cinque anni di presidenza
“Stare in prima linea ti porta a maturare molto, a dosare le parole, dispensare equilibrio. In questi 5 anni si è progressivamente alimentato il feeling con la nostra gente, ora siamo praticamente in simbiosi”.
Ancora sulla promozione
“I meriti vanno innanzitutto a chi ha conquistato sul campo questo straordinario traguardo ma anche a chi, come mister Baroni, ha saputo gestire abilmente un gruppo che ha. È riuscito a mantenere fede a un impegno che ho fatto scrivere all’interno della divisa da giuoco, ‘onora questa maglia’. E ovviamente a chi questa squadra l’ha sapientemente costruita: Pantaleo Corvino e Stefano Trinchera”.