Venezia, il vice allenatore Gamberini: “Javorcic è il miglior tecnico emergente, quest’anno ha fatto qualcosa di incredibile”
GAMBERINI VENEZIA VICE – Alessandro Gamberini, ex calciatore di Serie A con le maglie – tra le altre – di Napoli, Fiorentina e Chievo e ora nuovo vice allenatore del Venezia, ha rilasciato un’intervista a L’Arena a proposito del fresco incarico che ricoprirà nella laguna. L’ex difensore, nella passata stagione tecnico in seconda alla Virtus Verona in Serie C, ha voluto lodare il lavoro svolto […]
GAMBERINI VENEZIA VICE – Alessandro Gamberini, ex calciatore di Serie A con le maglie – tra le altre – di Napoli, Fiorentina e Chievo e ora nuovo vice allenatore del Venezia, ha rilasciato un’intervista a L’Arena a proposito del fresco incarico che ricoprirà nella laguna. L’ex difensore, nella passata stagione tecnico in seconda alla Virtus Verona in Serie C, ha voluto lodare il lavoro svolto da Javorcic, uno degli allenatori – suo modo di vedere – più promettenti nel panorama calcistico italiano.
Ecco le sue parole, riportate da trivenetogoal.it:
“Chiuso il secondo anno alla Virtus, avevo il desiderio di provare ad andare con le mie gambe. E con Fresco mi sono consigliato come ho fatto sempre perché lo ritengo un mentore. Mi stavo guardando intorno, ma sempre condividendo ogni passo con Gigi ed ero molto attento a ciò che poteva consigliarmi. Finché non è arrivata la chiamata inaspettata di Javorcic: mi ha parlato di istinto, di personalità, di quello che gli ho trasmesso quando ci siamo incontrati sul campo, soprattutto a Verona. E può aver influito il fatto che ho tentato di affrontare territori che non sono abituali nel nostro lavoro, come ho raccontato anche nella tesi. Il gruppo mi ha sempre “sopportato”: sono meticoloso, opportunista, rompiscatole. A volte non ho l’esperienza di comunicare e loro sono state le mie “cavie”. La vittoria di Padova è stata bellissima. Venezia è una società importante, ha una piazza ambiziosa e una proprietà ambiziosa. Stanno parendo dalle basi: è quello che piace a me. Parto con una grandissima motivazione, con una curiosità enorme: avere la possibilità di stare di fianco a Ivan mi riempie di orgoglio e mi dà la possibilità di inserirmi nella metodologia di un allenatore che quest’anno ha fatto una cosa incredibile. Un allenatore che tra gli emergenti è il profilo più forte”