Cittadella, il dg Marchetti ha le idee chiare: “Vorrei dare continuità al gruppo. Il prossimo campionato sarà ancora più difficile”
MARCHETTI CITTADELLA – Stefano Marchetti ha parlato del futuro del Cittadella e delle probabili mosse di mercato del club granata. Il direttore generale è stato intervistato dal Mattino di Padova e ha parlato sia del mercato che del livello altissimo che ci sarà l’anno prossimo in Serie B. Ecco un estratto dell’intervista di Marchetti: “Carlos […]
MARCHETTI CITTADELLA – Stefano Marchetti ha parlato del futuro del Cittadella e delle probabili mosse di mercato del club granata. Il direttore generale è stato intervistato dal Mattino di Padova e ha parlato sia del mercato che del livello altissimo che ci sarà l’anno prossimo in Serie B.
Ecco un estratto dell’intervista di Marchetti:
“Carlos Embalo è un buon giocatore. L’operazione è a buon punto, dovrebbe arrivare. Okwonkwo è Okwonkwo ed Embalo è Embalo. É un attaccante tecnico e veloce, forte nell’uno contro uno, ma non mi piace fare questi confronti, anche perchè non è detto che in attacco resti il solo arrivo. Quel che posso dire è che ha caratteristiche adatte al nostro tipo di gioco e che sono molto contento che possa arrivare. Ha l’età giusta e un curriculum importante, avendo già giocato in Serie A, Serie B e all’estero. Può ricoprire qualsiasi posizione in attacco. Si sposa bene ad un partner in una coppia, ma può arretrare anche sulla trequarti”.
Il mercato tra entrate, uscite e riconferme
“Il mercato è appena iniziato e non posso dire come si evolverà. Per Tounkara, potrebbe non essere subito a disposizione per il ritiro ma ha lavorato tanto e non è lontano dal rientro, contiamo di riaverlo per il campionato. Rinnovi? Non credo che ci saranno problemi. Sono tutti giocatori che hanno fatto bene e che meritano la conferma. Abbiamo tempo fino a fine mese. Vorrei dare continuità al gruppo che ha lavorato nella passata stagione e per ora richieste non ne sono arrivate o non le sto ascoltando. La speranza è che ci siano meno movimenti rispetto alle scorse estati, perchè credo che ripartire dallo stesso allenatore e da idee che sono già conosciute sia un vantaggio. Il proposito è questo, poi l’evolversi del mercato non dipende solo da me, ma dalle richieste che arrivano”.
La prossima Serie B sembra più un A2
“Tutti i campionati sono difficili, ma certo l’impressione è che il prossimo possa esserlo ancora di più, perchè ci saranno piazze importanti. Io però dico sempre una cosa: ogni anno si parte da zero e ogni partita si gioca 11 contro 11. Intendo dire che è il campo a decretare il risultato, non il blasone e nemmeno i soldi spesi. E quindi sì, dobbiamo essere consapevoli delle difficoltà che ci aspettano, ma non dobbiamo spaventarci. Nè d’altra parte ci siamo mai spaventati in passato”.