Benevento, Caserta: “Vogliamo fare un stagione importante. Sarà un campionato tosto, ma ci faremo trovare pronti”
BENEVENTO CASERTA STAGIONE – L’allenatore del Benevento, Fabio Caserta, ha parlato in conferenza stampa in vista della stagione che inizierà a metà agosto. Di seguito le sue dichiarazioni, riportate da OttoPagine. “Deve esserci la voglia e la determinazione di ripartire. C’è consapevolezza di aver fatto un campionato importante, poteva finire meglio e ci siamo andati molto vicini. Con tutte […]
BENEVENTO CASERTA STAGIONE – L’allenatore del Benevento, Fabio Caserta, ha parlato in conferenza stampa in vista della stagione che inizierà a metà agosto. Di seguito le sue dichiarazioni, riportate da OttoPagine.
“Deve esserci la voglia e la determinazione di ripartire. C’è consapevolezza di aver fatto un campionato importante, poteva finire meglio e ci siamo andati molto vicini. Con tutte le problematiche che ci sono state abbiamo fatto una buona stagione. Sicuramente c’è amarezza, ma da quel punto bisogna ripartire. L’allenatore viene sempre messo in discussione, ma fa parte del mio lavoro. Cerco di migliorare giorno dopo giorno insieme a tutti. Non è stato un anno facile, ma ripartiamo da questo con la consapevolezza che si può fare sempre meglio. Possiamo far ricredere tutti solo attraverso il lavoro giornaliero. Riparto con la voglia e la determinazione di fare una stagione importante. Rispetto allo scorso anno partiamo da una base importante. Adesso sta al direttore individuare gli elementi importanti che fanno al caso del nostro progetto. Partiamo da un fattore molto positivo che è quello di aver fatto un anno di lavoro insieme: è una base importante da cui ripartire. I sistemi di gioco li fanno i calciatori. Credo tanto in quello che abbiamo fatto ed è stato fatto bene. Ripartiamo da lì, attraverso le certezze del campionato, poi vedremo in base alla rosa. All’inizio partirò con la stessa idea di gioco e con gli stessi sistemi di gioco. Sarà un campionato ancora più difficile, con squadre che hanno un blasone non indifferente. Sarà il campo a stabilire gli obiettivi che abbiamo. Cercheremo di fare sempre il massimo, provando ad arrivare il più in alto possibile. Sarà una sorta di A2, dovremo essere bravi ad affrontarlo al massimo e mettere da parte quello appena concluso. Abbiamo un confronto quotidiano, ma faccio l’allenatore e la società fa la società. Credo tanto nel rispetto dei ruoli. Ho lavorato benissimo con Foggia perché lui conosce quali sono i calciatori che a me servono. C’è tanto da migliorare dal punto di vista personale. Mi è servito tantissimo cercare di migliorare soprattutto quando devi gestire determinati calciatori e soprattutto quando ci sono degli obiettivi importanti. Ho commesso degli errori, così come credo tutti. Ho iniziato a fare questo mestiere da pochi anni, quindi credo sia normale. Gli errori li commettono anche i grandi allenatori. Quando c’è una squadra che aveva trovato la propria identità, trovata attraverso gli interpreti del sistema di gioco, non vedo il motivo per cambiare. Ci sono elementi cardine che prima di sostituirli ci pensi un attimo. Rifarei tutto ciò che ho fatto, poi l’esperienza ti porta a migliorare sotto alcuni aspetti. Ci sono degli elementi importanti per la categoria, abbiamo lavorato un anno quindi conosciamo pregi e difetti. Questo è un vantaggio, poi in base a chi verrà dobbiamo dare continuità al lavoro svolto. Se andiamo ad analizzare l’intera annata, per arrivare a giocarti certe partite vuol dire che hai fatto un percorso importante per arrivare a giocarti la serie A fino alla fine. Dobbiamo ripartire lì, limitando le cose negative e aumentando quanto di buono c’è stato sia nel singolo che nel collettivo. Il Covid non l’abbiamo sottovalutato. Nel nostro periodo migliore ci sono venuti a mancare calciatori importantissimi, al di là del Covid. Avevamo trovato il giusto equilibrio nel sistema di gioco e negli interpreti, poi l’assenza di Elia e Viviani ci ha condizionato. Abbiamo dovuto recuperare anche la partita di Cosenza a differenza di altri. Non cerchiamo gli alibi, ma sono tanti fattori che abbiamo pagato alla fine del campionato. Tante scelte sono state dettate per problemi di Covid e di infortuni che ci hanno penalizzato. Lottiamo per questa maglia, faremo il massimo per arrivare il più in alto possibile. Chiederò ai ragazzi di lottare partita dopo partita. C’è stata una bella differenza tra il giocare davanti a tremila o davanti a diecimila, soprattutto quando giochi in casa: dai sempre qualcosa in più. Non siamo legati al contratto. Se c’è fiducia e stima per il lavoro fatto sto bene perché lavori con persone oneste che fanno di tutto per ottenere il massimo. Se ci sono questi presupposti perché cambiare aria? Io frequento molto Benevento. Tre volte alla settimana andiamo fuori a cena e a pranzo con lo staff. Anche in questo cercheremo di migliorare perché sentire l’umore della gente può fare solo che bene. Ci sono tutti i presupposti per iniziare un nuovo percorso e riprendere quanto lasciato qualche mese fa. Ci saranno tanti vantaggi senza i turni infrasettimanali. Quest’anno sarà un campionato quasi normale, allenarsi tutta la settimana sarà importante. Non è facile preparare una partita dopo due giorni, anche perché non riesci a recuperare i calciatori dal punto di vista fisico e mentale. Subito dopo la partita col Pisa, il presidente era già il primo a parlare di futuro. Sono contento perché continuare un progetto cominciato l’anno scorso è motivo d’orgoglio. Non è un contratto che ti lega al presidente, senza fiducia e stima non esiterebbe a cambiare”.