Brescia, l’airone Caracciolo fa il punto sulla stagione: “Sarà a tutti gli effetti un A2”
CARACCIOLO BRESCIA – Andrea Caracciolo è stato senza dubbio una bandiera del Brescia e uno dei calciatori più decisivi di sempre nella cadetteria. Miglior marcatore della storia del Brescia, terzo miglior marcatore della storia della Serie B, un attaccante in grado di segnare 132 reti in 283 presenze, tutte con la maglia del Brescia cucita […]
CARACCIOLO BRESCIA – Andrea Caracciolo è stato senza dubbio una bandiera del Brescia e uno dei calciatori più decisivi di sempre nella cadetteria. Miglior marcatore della storia del Brescia, terzo miglior marcatore della storia della Serie B, un attaccante in grado di segnare 132 reti in 283 presenze, tutte con la maglia del Brescia cucita addosso come una seconda pelle. Qualche mese fa, Caracciolo è diventato il presidente del Lumezzane, rinomata squadra bresciana che ha portato dall’Eccellenza alla Serie D prima di appendere gli scarpini e vestire i panni del massimo dirigente del club. In un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, Caracciolo ha parlato della prossima Serie B e delle sue aspettative sugli attaccanti che parteciperanno al torneo.
Ecco un estratto dell’intervista di Andrea Caracciolo per La Gazzetta dello Sport:
“Attaccanti bravi? Ce ne sono diversi. Fondamentale avere in casa uno specialista del gol. In area l’esperienza di chi ha già fatto la A può essere molto utile. Inglese e Pavoletti vedono bene la porta e possono fare la differenza. Inglese è veloce, ficcante, mentre Pavoletti è il classico centravanti forte fisicamente, molto bravo. É stato frenato solo da qualche infortunio. Chi scende dalla A comunque deve fare uno sforzo in più a livello mentale. Si può fare, ma devi calarti in una realtà diversa, renderti conto che non è un passo indietro scendere di categoria se c’è un progetto, una prospettiva. Io l’ho fatto e lo rifarei mille volte. Devo dire grazie ai compagni che ho avuto, da solo non ce l’avrei fatta”.
Su Coda e sull’attacco del Brescia
“Il mercato è ancora aperto e questa è una A2, con grandi piazze come Palermo e Bari. Chiaramente è un grande colpo, se acquisti uno così vuoi salire. Moreo al Brescia mi piace molto, apprezzo il suo modo di mettersi a disposizione dei compagni. Ma è più il partner ideale di una prima punta come Possanzini, che avevo al mio fianco quando con il Brescia salimmo in A nel 2010. La mia con il Brescia è una lunga storia d’amore. Da bambino avevo la scritta Forza Brescia sullo zaino che portavo a scuola. Quando ho indossato la maglia con la V sul petto mi sono sentito un eroe con i superpoteri. Qualcosa di magico. E nel bresciano, non a caso, ho messo radici”.