Qui Parma – Bosi (assessore allo Sport): “Progetto stadio? Partiremo nei prossimi mesi”
NUOVO STADIO PARMA – Marco Bosi, assessore allo Sport del Comune di Parma, è intervenuto a parma.repubblica.it soffermandosi sul progetto relativo alla costruzione del nuovo “Tardini“, casa della compagine emiliana. Queste – riprese da ForzaParma.it – le sue dichiarazioni sul tema: “Lo studio di fattibilità iniziale non era immutabile, ma una base su cui costruire […]
NUOVO STADIO PARMA – Marco Bosi, assessore allo Sport del Comune di Parma, è intervenuto a parma.repubblica.it soffermandosi sul progetto relativo alla costruzione del nuovo “Tardini“, casa della compagine emiliana. Queste – riprese da ForzaParma.it – le sue dichiarazioni sul tema:
“Lo studio di fattibilità iniziale non era immutabile, ma una base su cui costruire un progetto definitivo che rispecchi le esigenze della città e risponda alle questioni sollevate durante la discussione dalle forze politiche e dai cittadini che saranno coinvolti in un processo di trasparenza e discussione aperta sul progetto definitivo che partirà nei prossimi mesi“
Bosi entra più nel merito
“Per rivedere il progetto sotto alcuni aspetti. Primo su tutti quello che riguarda l’impatto architettonico della nuova struttura rispetto al contesto in cui si inserisce, ma stiamo affrontando anche la questione della sostenibilità dei materiali usati. In ogni caso, vedremo uno stadio più piccolo in termini di dimensione anche se l’altezza rimarrà la stessa. Ci sarà quindi più distanza tra la struttura stadio e le case vicine”.
Non solo elementi di natura sportiva alla base del progetto
“Altro tema caro sia all’Amministrazione che alla società sportiva riguarda la sostenibilità dell’impianto perché ci piacerebbe che l’impianto diventasse il cuore della più grande comunità energetica della città. Gli spazi commerciali saranno una parte residuale, infatti si è sempre parlato di circa duemila mq – spiega Bosi -. Per dare un’idea: i centri commerciali non sono mai strutture sotto i dieci mila metri quadri, spesso raggiungono le decine di migliaia di metri quadri. Si parla per il Tardini, quindi, di una serie di piccole attività con un impatto limitato“.