Ascoli, Gondo: “Castori mi voleva a Perugia, ma ho scelto di venire qui”
GONDO ASCOLI – Capocannoniere del campionato di Serie B con 4 gol in 3 giornate, l’attaccante dell’Ascoli Cedric Gondo ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport. “Il direttore Fabiani mi ha incoraggiato moltissimo a restare alla Salernitana. Avevo chiesto di andare via, lui mi convinse a restare. Poi è finito un ciclo e hanno voluto cambiare. Mi è dispiaciuto non […]
GONDO ASCOLI – Capocannoniere del campionato di Serie B con 4 gol in 3 giornate, l’attaccante dell’Ascoli Cedric Gondo ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport.
“Il direttore Fabiani mi ha incoraggiato moltissimo a restare alla Salernitana. Avevo chiesto di andare via, lui mi convinse a restare. Poi è finito un ciclo e hanno voluto cambiare. Mi è dispiaciuto non restare in una società che mi ha dato tanto. Devo molto a Salerno e alla
sua gente che porto nel cuore.
Il patron Pulcinelli è una persona speciale, dal punto di vista umano è difficile trovare nel calcio uomini così. C’è stato subito feeling tra di noi e con l’ambiente. Ventura e Castori? Ho imparato da entrambi. Con l’ex Ct si giocava più in ampiezza. Mister Fabrizio cercava sempre la profondità. Approcci diversi, ma debbo essere riconoscente a entrambi per la fiducia che mi hanno concesso e le cose che mi hanno insegnato. Venire qui è stata una scelta personale. Sì, mi ha cercato anche il ds Giannitti e ringrazio mister Fabrizio per la stima che ha per me. Ma a volte nel calcio bisogna prendere altre strade. Ho preferito Ascoli, dove starò benissimo.
Io e Bucchi abbiamo un ottimo rapporto. È un grande allenatore, vuole che stiamo sempre sul pezzo e se abbassi l’impegno si fa sentire. Cerca quella mentalità che è fondamentale in questo campionato. Ho la voglia giusta e la squadra mi assiste tantissimo. Non è facile dopo tre settimane di lavoro fare subito bene. Ma la B è lunga. E questi quattro gol sono già alle spalle: conterà il prossimo. La mia vera qualità è attaccare la profondità. Muovermi per creare spazi per gli altri.
Ne ho ancora tanti di sogni da realizzare. Per ora voglio solo crescere come calciatore e come persona. E dare una mano all’Ascoli. A Salerno e a Cremona è stato bellissimo conquistare la massima serie. Aiuta a farti maturare e a credere in te stesso. La voglia di vincere può farti perdere, però. Con Daniel Ciofani abbiamo capito che avremmo potuto farcela lo scorso anno alla Cremonese nonostante il batticuore finale quando la promozione non dipendeva più solo da noi. Ma ci abbiamo creduto sino alla fine. Ecco perché non bisogna mollare mai.
Il mio sogno è la nazionale ivoriana. Certo, l’azzurro è un’icona nel mondo del calcio e sono riconoscente a questo Paese che è anche un
po’ mio. Ma sono nato in Costa d’Avorio. Cosa prometto ai tifosi dell’Ascoli? È difficile sempre promettere. Ma se i nostri tifosi continueranno a starci vicino e a spingerci possiamo solo fare bene.”